Il bicchiere di vino del dott. Cipriani

Il bicchiere di vino del dott. Cipriani

In un curioso articolo sulle pagine fiorentine di repubblica il prof. Pierluigi Rossi Ferrini parla delle proprietà curative del rasveratrolo ,  sostanza presente soprattutto nel vino rosso “ che è prodotto dalla vite per contrastare  infezioni fungine e batteriche “. Come dice l’autore il rasveratrolo ha una lunga storia in medicina in quanto considerato molto efficace  come antiossidante e nei problemi circolatori. Uno studio di alcuni anni fa “ aveva dimostrato che il rasveratrolo curava infezioni da virus MERS-Cov, un virus simile a quello della pandemia attuale  anche a dosaggi relativamente bassi”. Adesso non vi mettete a tracannare vino per sentirvi immuni, magari vi sentirete più allegri ma per la certezza scientifica sono necessari studi e sperimentazioni rigorosi.

Ma il dott. Rossi Ferrini rievoca un episodio storico che ha avuto per protagonista il re Vittorio Emanule II e il medico mugellano Pietro Cipriani. Nel 1869 mentre il re si trovava nella sua tenuta di san Rossore  sulla costa Toscana  si ammalò di broncopolmonite e la situazione sembrava così grave da convocare il principe ereditario. Venne allora consultato Pietro Cipriani che era soprintendente dell’ Arcispedale di santa Maria Nuova a Firenze ed aveva svolto un ruolo fondamentale nel combattere l’epidemia di colera che nel 1855 aveva sconvolto varie località della Toscana ( compreso il Mugello). Cipriani che era una medico  pratico e, se posso usare un termine forse non appropriato, creativo invece di chissà quali cure , consigliò al re di bere un bel bicchiere di ottimo vino rosso. Incredibilmente il re migliorò dopo poco e poté riprendere la propria attività. Fu talmente grato al dott. Cipriani che lo nominò medico della casa reale, senatore del regno e Commendatore dell’Ordine di san Maurizio e Lazzaro. Quando circa dieci anni dopo Vittorio Emanuele II venne  colpito da un’analoga malattia mentre era al Quirinale venne invece curato in modo tradizionale, senza il buon vino del dott. Cipriani,  e purtroppo morì.

Pietro Cipriani insieme a un altro medico mugellano Pietro Betti, ebbe un ruolo fondamentale nella lotta al colera che si diffuse in tutta la regione negli anni 1854-55( vedi articolo sulle epidemie a Borgo a metà 800)  era nativo di San Piero a Sieve e viveva in una villa nella zona di Vespignano e fu nominato anche nel “Comitato generale di beneficenza dell’Ospedale del Mugello”  che portò alla nascita dell’ospedale di Luco.

Tornando al rasveratrolo il  prof. Rossi Ferrini chiude il suo articolo ricordando che “ da ricercatori di Napoli è stata inviata all’ente regolatorio Aifa la richiesta di un’autorizzazione per sperimentare l’impiego del rasveratrolo per aerosol nella infezione SARS-Cov. Le dedichiamo un brindisi, bello e morigerato, con il vino rosso. Un bicchiere non nuocerà alla nostra salute e se non altro, farà bene all’umore”.

 

Leonardo Romagnoli
29.4.20

https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Cipriani

 

 

Su Pietro Cipriani esiste un libro edito da Polistampa nel 2004 che raccoglie vari saggi sul medico mugellano e quel periodo storico . “Pietro Cipriani e la medicina del suo tempo”

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