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I “Concerti al Cenacolo” a Borgo San Lorenzo sabato 9 novembre

di Leonardo Romagnoli

L’edizione 2024 de «I Concerti al Cenacolo», che l’Associazione L’Homme Armé porta avanti dal 1994 ed è la più longeva rassegna annuale di musica antica in Toscana (se non in Italia), si svolge dal 9 al 24 novembreSarà incentrata sempre sul repertorio antico con tre produzioni, distribuite tra Firenze e alcuni luoghi artisticamente significativi dell’area metropolitana fiorentina, in collaborazione con Comuni e Associazioni del territorio; i concerti sono preceduti da presentazioni e all’interno della rassegna sono inserite conversazioni affidate a musicisti o studiosi di musica antica e non solo, che affronteranno gli argomenti scelti con un taglio da alta divulgazione e mirate alla formazione del pubblico degli appassionati e dei curiosi di questo genere di musica.

Sabato 9 novembre, ore 17.30, Oratorio di Sant’Omobono, Borgo San Lorenzo (FI) via San Francesco; ingresso libero: conversazione Una relazione particolare. La musica sacra del Rinascimento tra santi, dei e signori, a cura di Fabio Lombardo. Il culto dei santi ha avuto un particolare sviluppo durante il Medioevo e il Rinascimento. Le loro vite e le loro opere sono diventati portatori di significati simbolici spesso riferiti a contesti locali, come il culto fiorentino di S.Giovanni, di cui la famiglia de’ Medici si è in qualche modo appropriata, o la devozione mariana nella Milano degli Sforza.

Sabato 9 novembre, ore 21Pieve di San LorenzoBorgo San Lorenzo (FI), via Cocchi 4, ingresso libero: L’Homme Armé, diretto da Fabio Lombardo (Giovanna Baviera, Marta Fumagalli, Stefano Guadagnini, cantus, Massimo Altieri, Andrés Montilla, altus, Paolo Fanciullacci, Riccardo Pisani, tenor, Gabriele Lombardi, Davide Benetti, bassus), in O admirabile commerciumSanti, signori e dei nella musica sacra di fine Quattrocento; musiche di Heinrich Isaac, Josquin Despres, A. Coppini e altri. Una selezione di brani in gran parte legati alle pratiche musicali fiorentine tra ‘400 e ‘500, tratti da alcuni manoscritti locali dei primissimi anni del XVI secolo. La celebrazione dei santi si è diffusa anche in quanto foriera di significati simbolici spesso riferiti a contesti locali, come ad esempio il culto fiorentino di san Giovanni, la devozione mariana a Milano o quella rivolta a san Sebastiano come protettore dalla peste.

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