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Gli Epigrammi di Filippo Pananti

di Leonardo Romagnoli
panantiGiovedì 7 luglio, alle ore 17.30, presso il Palazzo dei Vicari di Scarperia, sarà presentato il volume di Filippo Pananti “Epigrammi”, curato da Simone Fagioli, in occasione dei 250 anni dalla nascita del poeta di Ronta, e pubblicato dall’Editore Settegiorni di Pistoia.

La presentazione è curata dalle biblioteche di Scarperia e San Piero a Sieve.
Filippo Pananti nasce a Ronta, nel comune di Borgo San Lorenzo, il 19 marzo 1766, è un poeta giramondo, autore soprattutto di epigrammi, brevi componimenti poetici, anche di pochi versi, dove con acutezza si fa beffe dei suoi contemporanei.
La sua vita è stata avventurosa: dagli studi a Pistoia in Seminario, poi a Pisa, dove si laurea in giurisprudenza, in seguito a Firenze, dove frequenta la corte lorenese e poi in Francia e a Londra, dove vive per dieci anni. Qui scrive di teatro, insegna italiano, fonda e dirige una rivista.
Nel 1813, mentre torna in Italia da Londra via nave, è catturato dai pirati tunisini e trascorre alcuni mesi in Africa, prima di essere liberato.
La fama la ottiene appunto con gli epigrammi, pubblicati in alcuni volumi dopo la sua morte, avvenuta a Ronta nel 1837.
Per circa un secolo viene dimenticato, le sue opere poetiche vengono in parte ripubblicate solo all’inizio del Novecento.
In occasione del 250° anniversario della sua nascita, l’editore Settegiorni di Pistoia, specializzato in volumi d’arte, storia e saggistica, pubblica una scelta degli epigrammi di Pananti, inaugurando la nuova collana narrativa&poesia.
Per il volume, curato da Simone Fagioli, sono stati scelti quegli epigrammi più giocosi e ironici, che mettono alla berlina vizi ma anche virtù del mondo frequentato dall’autore, non tanto dissimile dal nostro.
Nilo Benedetti

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