Si è chiusa con un notevole successo la 22° edizione del Giotto Jazz Festival che negli anni ha ospitato sempre musicisti di livello internazionale.
L’edizione 2019 ha guardato in particolare al panorama italiano, allargando la proposta anche alla musica entico/popolare, con una perla rappresentata da Ida Nielsen la bassista di Prince che ha dato vita ad un concerto di grande forza ritmica.
Nella serata di giovedi si è esibita l’Orchestra multietnica di Arezzo diretta dal musicista fiorentino Enrico Fink con la Voce di Ginevra di Marco. Un concerto di grande fascino con una delle voci più della musica italiana, vincitrice nel 2017 del Premio Tenco con l’album “la Rubia canta La Negra”, accompagnata da musicisti provenienti da tutto il mondo.
Il venerdi tutti a ballare con il funky prima dei White Orcs e poi con Ida Nielsen e i Funkbots, storica collaboratrice di Prince, la Nielsen ha fatto uscire un nuovo cd all’inizio di quest’anno.
Una serata che è poi continuata ben oltre la mezzanotte con la musica del NBS meet Disorder Party.
Il sabato sul palco del Giotto si sono esibiti i Calibro 35 un gruppo italiano che all’inizio della carriera si è caratterizzato per la riproposizione delle colonne sonore dei telefilm e film anni 70 per poi proporre invece composizioni originali intrise di jazz e realizzare colonne sonore per corti e opere cinematografiche .
La conclusione domenicale è stata affidata a Sergio Cammariere pianista e cantautore con una lunga storia alle spalle che lo ha portato anche a vincere il premio della critica a Sanremo nel 2003 con “ Tutto quello che un uomo” scritto insieme al cantautore romano Roberto Kunstler. Cammariere ha studiato a Firenze dove è iniziata la sua storia artistica come musicista di piano bar , ha collaborato alla realizzazione di alcune colonne sonore ma solo nel 2002 ha pubblicato il suo primo cd per Via Veneto jazz
“ Dalla pace del mare lontano”.
Cantautore e pianista di grande raffinatezza Sergio Cammariere ha prodotto in questi anni molti dischi di grande interesse e i suoi spettacoli sono seguiti con grande affetto dal pubblico che ormai conosce alcune sue canzoni a memoria , come è avvenuto anche nella serata conclusiva del Giotto Jazz Festival di Vicchio.
Tra le novità di quest’anno anche le dirette radiofoniche dei concerti fatte da Radio Mugello che è stata partner della manifestazione.