E’ morto Giuseppe Matulli

Si è spento all’età di 85 anni il ricercatore e politico Giuseppe Matulli, sindaco di Marradi, sottosegretario ed ex vicesindaco di Firenze 

Giuseppe Matulli è stato un uomo politico importante arrivato a ricoprire cariche governative all’inizio degli anni 90. Esponente della Democrazia Cristiana era stato in gioventù vicesindaco del suo paese Marradi per poi essere eletto nel neonato consiglio regionale della Toscana.

In consiglio regionale  fece tre legislature: la prima dal ’70 al ’75 e le successive dal ’79 all’87 quando venne eletto in parlamento diventando nel 1992, sottosegretario al ministero della pubblica Istruzione nei governi Amato e Ciampi.
In questa veste nel 1994 aveva predisposto la legge di riforma della scuola superiore che, alla prima lettura in Senato, ottenne il 90 per cento dei consensi. La riforma non riuscì a completare il suo iter parlamentare perché la legislatura si interruppe prima che venisse presentata alla Camera.

Dismessi gli incarichi nazionali, tornò in Toscana dove fu sindaco di Marradi dal 1995 al 2002 e successivamente vicesindaco di Firenze dal 2002 al 2009. Nel 2007 aveva aderito al Partito Democratico e di recente ricopriva la carica di presidente dell’Istituto Storico per la Resistenza in Toscana.
Il presidente della Regione Eugenio Giani appresa la notizia ha pubblicato questo comunicato per ricordare Matulli:

“Con Beppe Matulli se ne va un uomo da cui ho tratto tanti e bellissimi insegnamenti. Se ne va un politico di cui mi ha sempre colpito la grande forza ideale che era capace di calare nella concretezza dell’amministrare, dando a questa una visione sempre a favore della cittadinanza”.

Così il presidente Eugenio Giani, addolorato, appresa la scomparsa di Giuseppe Matulli, parlamentare, amministratore, docente, dalle lunga esperienza politica che nella sua vita ha alternato la responsabilità nelle amministrazioni locali (vicesindaco a Firenze, sindaco a Marradi, assessore a Scandicci), l’impegno come consigliere regionale, l’impegno in Parlamento e al ministero della Pubblica Istruzione, il contributo fondamentale nell’attività politica negli organi regionali e nazionali della Democrazia Cristiana prima, e del Partito Democratico poi, gli incarichi nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza.

“L’ho conosciuto meglio e più profondamente durante gli anni in cui siamo stati insieme nella giunta del Comune di Firenze guidata da Leonardo Domenici – prosegue il presidente Giani – Beppe era vicesindaco, e lì ho potuto apprezzarne la grande visione di modernizzazione che aveva della città. Con lui è andata avanti un’opera a me molto cara, la tramvia Firenze-Scandicci, i cui progetti erano stati finanziati quando ero assessore alla mobilità. Accanto alla cultura del buon governo, Beppe poneva sempre il suo profondo ideale legato all’antifascismo e all’impegno dei cattolici popolari. Espressione del mondo cattolico progressista che a Firenze ha avuto figure come, oltre a Giorgio la Pira, padre Ernesto Balducci, portatori illuminati del cattolicesimo radicato nella società civile, Matulli si è posto come leader carismatico della sinistra cattolica formando tanti allievi.

“Beppe – conclude Giani – aveva i piedi ben piantati per terra e lo sguardo lanciato oltre e in alto, e da questa sua posizione non ha mai smesso di dare il proprio contributo alla politica, fino all’ultimo periodo della sua vita, accettando la carica di assessore a Scandicci e portando avanti sempre il suo impegno nelle associazioni antifasciste e come presidente dell’Istituto Storico Toscano della Resistenza. Per tutto questo lo ringrazio e mi stringo ai familiari esprimendo le condoglianze di tutta la giunta toscana”.

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