Conferenza su Beato Angelico il 21 agosto a Borgo san Lorenzo

Siamo arrivati al secondo appuntamento con l’Arte e lo Yoga. L’arte e lo yoga non possono che migliorarci; meditare davanti a un capolavoro ci porta a noi stessi, a vedere il bello che ci circonda, ci aiuta a espandere la nostra consapevolezza.

In questa occasione con la pittrice e storica dell’arte Elisa Marianini, ci soffermeremo su un evento legato ad un artista mugellano, conosciuto come ANGELICUS PICTOR e passato alla storia come Beato Angelico.

Nel corso della lezione di storia dell’arte, alla quale si può accedere solo con prenotazione, sicuramente lo scoprirete nei minimi dettagli. Beato Angelico entrò a far parte dei Domenicani osservanti, una corrente minoritaria dell’ordine domenicano, che richiedeva assoluta povertà e ascetismo, in linea con la regola originale di San Domenico.

Importante per Fra’ Angelico era il valore didattico dell’arte, unito al valore mistico della luce, proiezione terrena della divinità. Il suo è un Umanesimo religioso trasmesso con grande umiltà e passione. Nell’entrare in contatto con le sue opere non possiamo non provare un profondo senso di pace e emozioni. La sua pittura ricerca un’armonia, una pace, un equilibrio, come anche la disciplina dello Yoga.

Il Beato Angelico, è il pittore della Luce, tutta la sua vita è stata improntata alla ricerca e alla valorizzazione della Luce. E’ significativo anche il fatto che quando egli prese i voti, scelse di chiamarsi Fra’ Giovanni da Fiesole: come Giovanni, il Precursore, colui che è venuto ad annunciare la Luce. La luce che tutti noi conosciamo come fenomeno fisico ha anche un valore altamente simbolico, che determina la nostra vita. Fin dall’antichità essa è stata associata al divino, infatti illumina il cammino qui sulla Terra ma anche verso un’altra dimensione. La Luce è la sintesi dei contrari in quanto contemporaneamente corporea e incorporea, materiale e spirituale. E’ la ricerca di un equilibrio, di quell’equilibrio che ritroviamo anche nell’incrocio dei due bracci della croce, uno che ci indica la visione orizzontale e l’altro quella verticale. Quella croce più volte dipinta da Fra’ Angelico che come scrisse Vasari «mai fece crucifisso che non si bagnasse le gote di lacrime».

Ganesh Yoga Mugello

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