Capodanno toscano 2021 con la Camerata de’ Bardi il 30 aprile

 

Capodanno toscano 2021 con la Camerata de’ Bardi

Venerdì 30 aprile 2021, alle ore 17.00, in streaming dal parco, dal Museo Chini e dalle Sale di Villa Pecori-Giraldi, sulla pagina facebook della Scuola Comunale di Musica di Borgo San Lorenzo della Camerata de’ Bardi, al seguente link https://it-it.facebook.com/camerata.debardi.1/, si potrà seguire il Convegno storico-musicale titolato “I’ Dante dì… e quindi uscimmo a riveder le stelle…”, evento gratuito per tutto il pubblico, inserito nel calendario degli eventi per la celebrazione del Capodanno Toscano 2021, realizzato con la compartecipazione del Consiglio Regionale della Toscana, la collaborazione del Comune di Borgo San Lorenzo e di Villa Pecori-Giraldi.

La serata si apre con il convegno storico-artistico tenuto dalla Dr.ssa Sabrina Malavolti Landi, che ripercorrerà le tappe significative della festività fiorentina e toscana tutta, autentica scansione del calendario che, fino al 1749, era solito iniziare il 25 marzo anziché il 1° gennaio.

Il 25 marzo era stato scelto quale data simbolo dell’Annunciazione, calcolata in corrispondenza del nono mese antecedente la nascita di Gesù, indicandone la sua incarnazione nove mesi esatti prima del Natale, a seguito dell’annuncio dell’Arcangelo Gabriele alla Vergine Maria.

Saranno, infatti, affrontati tre dei massimi pittori mugellani che hanno trattato l’Annunciazione: Giotto, Bernardo Daddi e Beato Angelico. Dal Mugello inizia il viaggio attraverso i loro capolavori, dalla Cappella degli Scrovegni di Padova per arrivare alle sei Annunciazioni dell’Angelico, ultime delle quali quelle del Convento di San Marco a Firenze. Nelle opere dei tre artisti sono molti i collegamenti a Dante e alla sua opera maggiore, la Divina Commedia.

Alla parte storico-pittorica si unisce quella musicale, creando un fil rouge tra l’Annunciazione, inizio del capodanno toscano, e il Dante dì, ovvero la Giornata Internazionale dedicata al Sommo poeta, anch’essa celebrata il 25 marzo. L’unione delle due festività, oltre alla medesima data, si realizza nel 700esimo anniversario dalla morte dell’Alighieri.

L’Ensemble Camerata de’ Bardi proporrà l’esecuzione di quattro pagine musicali che si legano a questa doppia celebrazione. L’Ensemble è formato dal tenore Claudio Giovani, dalle maestre Debora Tempestini, al piano, Roberta e Sabrina Malavolti Landi, rispettivamente violino e clarinetto, tutti docenti della Scuola comunale di Musica di Borgo San Lorenzo ‘Marco da Gagliano’.

 

Aprirà l’esibizione il brano ‘Un soneto del Dante‘ di Alberto Nepomuceno, compositore e violinista brasiliano, che ha messo in musica il noto sonetto dantesco ‘Tanto gentile e tanto onesta pare’ dal XXVI libro della Vita Nova, elogio di Beatrice, la dantesca donna-angelo. Il sonetto in musica, scritto nel 1889, è dedicato a Rodolfo Bernardelli, scultore italo-messicano, per aver realizzato le statue che ornano l’entrata del Teatro Municipal di Rio de Janeiro.

Dal Brasile alla Francia con l’adattamento cameristico, puramente strumentale, che Gaston Louis Cristopher Borch ha fatto del suo poema sinfonico titolato ‘Dante’s Inferno‘ con il quale scendiamo nella città dolente, nell’eterno dolore, tra la perduta gente.

Sempre dalla Francia ascolteremo la composizione per trio vocale-strumentale composta da Hector Berlioz il 12 novembre 1847, quale capovolgimento di significante e significato della terzina dantesca del Canto V dell’Inferno, dedicato a Paolo e Francesca. Il testo di Berlioz recita ‘Nessun maggior piacere / che ricordarsi d’un tempo infelice / nella fortuna’.

L’ultima composizione che sarà eseguita ha titolo ‘Preghiera di San Bernardo alla Vergine‘ e si tratta di un lavoro a quattro mani dei maestri Claudio Giovani e Roberta Malavolti Landi per il Coro di voci bianche ‘Piccole Voci’ della Camerata de’ Bardi. Un brano semplice che vede l’alternarsi della voce solista del tenore Giovani al Coro di voci bianche, accompagnate dal trio strumentale. Il tenore Giovani impersona San Bernardo, le Piccole Voci gli Angeli dell’Empireo che intonano la preghiera alla Vergine Maria. Il testo è costituito dalle prime terzine dantesche del Canto XXXIII del Paradiso, nelle quali si rievoca l’Annunciazione, festività che celebriamo col Capodanno toscano.

 

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