Un viaggio tra musica, arte e spiritualità attende il pubblico sabato 5 aprile 2025, alle ore 21.00, nella suggestiva cornice della Pieve di Sant’Agata, nel Comune di Scarperia e San Piero. L’occasione è quella del Capodanno fiorentino, una tradizione che affonda le sue radici nel calendario civile dell’antica Firenze, quando l’anno nuovo cominciava il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione.
Protagonista della serata sarà la maestosa Orchestra Camerata de’ Bardi, composta da oltre 50 elementi e diretta dalla Maestra Sabrina Malavolti Landi, che eseguirà un ricco programma musicale tra Rinascimento, Classicismo e sonorità contemporanee. Il concerto, organizzato dall’Associazione borghigiana Camerata de’ Bardi con il sostegno del Consiglio regionale della Toscana, in collaborazione con MU.S.A. e Don Antonio Cigna, si intitola “Capodanno dell’Annunciazione nella Pieve di Sant’Agata”.
Tra musica e capolavori artistici: una serata tutta da scoprire
Durante la serata, il pubblico potrà ascoltare le celebri musiche di Tielman Susato, Beethoven, Händel, Schubert, Edward Elgar e Henry Clay Work, in un crescendo di emozioni che attraversa i secoli e dialoga con lo spirito del luogo. Il concerto sarà intervallato dagli approfondimenti artistici della Prof.ssa Lia Brunori Cianti, storica dell’arte, già Vicedirettrice della Galleria dell’Accademia e oggi Direttrice del Museo d’Arte Sacra di Sant’Agata.
Con la sua narrazione, la Prof.ssa Brunori Cianti guiderà i presenti alla scoperta delle opere custodite nella millenaria Pieve romanica, tra cui spiccano la scultura di Sant’Agata dell’atelier di Nicola Pisano, la Madonna del Rosario, il San Francesco che riceve le stimmate di Simone Sacchettini, fino ai due straordinari dipinti dell’Annunciazione, realizzati dalla bottega del pittore fiorentino Cristofano Allori, allievo del Bronzino.
Il Capodanno fiorentino: una tradizione da riscoprire
L’evento non è solo un concerto, ma anche un vero e proprio momento di valorizzazione culturale e identitaria del territorio mugellano. Si celebra infatti l’antico Capodanno dell’Annunciazione, data simbolica che fino al 1749 segnava ufficialmente l’inizio dell’anno civile in Toscana, prima della riforma introdotta dal Granduca Francesco III di Lorena.
Questo concerto-convegno si pone dunque come un ponte tra passato e presente, promuovendo la riscoperta delle tradizioni civili e religiose, e allo stesso tempo valorizzando le eccellenze artistiche, musicali e storiche del Mugello, una terra che continua a raccontare la propria storia attraverso le sue chiese, le sue opere e le sue persone.
