Un successo oltre le aspettative per la prima edizione di “Camminiamo nella Memoria”, l’iniziativa organizzata sabato scorso dai Comuni di Pelago, Pontassieve e Rufina, in collaborazione con ANED Firenze, per ricordare le vittime della deportazione durante la Seconda guerra mondiale.
Un fiume silenzioso ma determinato di cittadini ha preso parte alla camminata, attraversando alcuni dei luoghi simbolo della persecuzione e della resistenza a Firenze. Un viaggio collettivo nella memoria, pensato per non dimenticare e per tenere viva la consapevolezza storica, soprattutto tra le nuove generazioni.
Le amministrazioni comunali promotrici hanno espresso con soddisfazione il proprio apprezzamento per l’ottima riuscita dell’evento, confermando l’intenzione di riproporlo nei prossimi mesi, vista l’ampia e sentita partecipazione.
Il percorso ha toccato tappe significative della storia fiorentina durante gli anni bui del nazifascismo: da Radio Co.Ra alla Sinagoga e al quartiere ebraico, passando per via Fiesolana e Borgo Albizi, fino al complesso delle Murate, Santa Verdiana e con arrivo in Piazza Beccaria. Un itinerario carico di memoria e significato.
A guidare il gruppo è stato Tiziano Lanzini, che con grande competenza ha raccontato le storie di chi fu strappato alla propria vita e deportato, molte delle quali legate proprio alla Valdisieve. Un racconto toccante, che ha dato voce a chi non può più parlare.
“Ricordare è un dovere – ha sottolineato un partecipante – e farlo camminando insieme, nei luoghi stessi della tragedia, rende tutto ancora più reale e profondo”.
Un’iniziativa che ha saputo unire storia, emozione e comunità, e che si candida a diventare un appuntamento fisso per il territorio.