Business per Bamboccioni di Marco Parracciani

Business per Bamboccioni di Marco Parracciani

Marco Parracciani qualche anno fa ha collaborato anche con Radio Mugello per le cronache sportive della domenica e adesso lo scopriamo invece come autore di un romanzo dal titolo insolito “Business per Bamboccioni”.

La storia prende spunto dalla vicenda vera di Yekutiel Sherman trasportata nella Toscana di oggi.

Yekutiel Sherman è stato un (quasi) imprenditore che nel dicembre del 2015, dopo aver speso più di un anno a progettare una cover per smartphone con selfie-stick integrato, lanciò una campagna di crowdfunding di notevole successo.Tempo una settimana e l’innovativo bastoncino per selfie era stato già realizzato da alcune aziende cinesi e commercializzato sullo store online AliExpress.

La stessa cosa succede al protagonista del romanzo di Parracciani, il magazziniere Lando Caporossi. Desideroso di abbandonare la monotonia della routine quotidiana Lando decide di lasciare il lavoro per sviluppare la sua idea ( quella di Sherman) per diventare ricco e famoso. Intanto la fidanzata Camilla manda avanti la casa e lo accudisce in attesa di una felicità matrimoniale che non arriverà mai.

Il titolo del romanzo non ha nessun riferimento alla famosa frase del Ministro Padoa Schioppa del 2007 che voleva spronare i giovani ad uscire dalla protezione dei genitori, ma si riferisce ad un volume che ha lo stesso titolo il cui autore è un improbabile editore di una enciclopedia di nome Pierfrancesco Bamboccioni. Il libro diventa come una guida per Lando e uno stimolo a liberare la propria creatività.

“ Cosa fa veramente la differenza tra il vincere e il perdere, in una qualsiasi situazione? L’essere imprevedibile” dice il testo del Bamboccioni.

Come nella vera storia di Yakutel anche Lando inizia una raccolta fondi via internet che ha grande successo e sembra aprire un futuro pieno di spettative. Ma l’idea sarà copiata e commercializzata da una ditta cinese e lui sarà costretto rimborsare chi lo aveva sostenuto.

Tutto gli crolla addosso la fidanzata lo lascia e lui si ritrova sull’orlo della disperazione. Ed è qui che il romanzo di Parracciani prende la strada di un ‘improbabile nuova commedia all’italiana in cui il nostro Lando ( Buzzanca?) si aggrega prima ad alcuni amici che sono titolari di una casa di produzione di film porno e poi finisce addirittura in Cina.

Il nostro Lando , che mi sono immaginato simile all’attore Stefano Fresi ( presente in molti film delle commedie nuovo cinema italiano), si troverà invischiato in avventure paradossali da Vienna, a Lubiana fino a Praga dove in un locale notturno alle ricerca di ragazze disponibili a partecipare alle loro produzioni cinematografiche incontra la bella Dalida che si guadagna la vita intrattenendo i clineti mentre cerca di completare la sua tesi di laurea. Il locale è gestito da un travestito portoghese tale Ferreira che si fa chiamare Lady Oscar ed è un ex pallavolista professionista ( forse Parracciani non lo sa ma esiste davvero un Ferreira pallavolista che ha giocato anche in Italia a Trento qualche anno fa).

Lando insieme a Dalida finisce in un casinò di Praga dove incontrano uno strambo croato con quale riescono a vincere una montagna di soldi puntando tutto sul 22 su indicazione della ragazza. Perché 22? Perchè sono le caselle edificabili del Monopoli ( e il gioco da tavola fa un po’ da sottofondo a tutto il romanzo). “la sai perchè lo so ? – dice Dalida – può sembrare una cazzata, e lo è , ma da quando sono sotto tesi non penso ad altro. Studio il cambiamento delle dinamiche familiari nelle partite di Monopoly, sotto lo “ stress da rovesciamento dei ruoli nel gioco capitalistico casuale “.Cazzo è così che lo chiama il mio professore”. La serata alcolica finisce in albergo dove i due scoprono di amarsi e decidono di partire per la Cina dove tutti i problemi di Lando sono iniziati, forse per trovare una spiegazione che alla fine non gli piacerà.

Leonardo Romagnoli

Marco Parracciani – Business per Bamboccioni – Ed. Caffeorchidea p.180 14 euro

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