Il Comune di Barberino di Mugello si prepara a rendere omaggio a uno dei suoi cittadini più illustri. Il prossimo 10 novembre, alle ore 18, presso Palazzo Pretorio, sarà conferita la “Barba d’Oro” a Roberto Giuntini, scienziato di fama internazionale nel campo della logica, della filosofia della scienza e della computazione quantistica.
Il riconoscimento, proposto dall’Amministrazione comunale e approvato all’unanimità dal Consiglio, rappresenta la massima onorificenza civica prevista dal regolamento comunale. Istituita con la deliberazione n. 140 del 21 dicembre 1998, la “Barba d’Oro” viene assegnata a cittadini nativi, residenti o dimoranti che, attraverso le proprie opere, abbiano contribuito a dare prestigio e visibilità alla comunità barberinese.
Una carriera tra pensiero filosofico e scienza computazionale
Roberto Giuntini, nato a Barberino di Mugello nel 1960, incarna perfettamente lo spirito di questa onorificenza. Il suo percorso accademico e scientifico si muove con equilibrio tra rigore filosofico e ricerca sperimentale, affrontando i fondamenti teorici della logica e della meccanica quantistica con applicazioni concrete nei campi dell’intelligenza artificiale, della computazione e della biomedicina.
Docente dal 1998 all’Università di Cagliari, dove è professore ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, ha insegnato presso il dipartimento di Psicologia, Pedagogia e Filosofia, ricoprendo anche ruoli di rilievo come direttore della scuola di dottorato in Filosofia ed epistemologia, delegato del rettore per l’e-learning e membro del Senato accademico.
È stato presidente della Società Italiana di Logica e Filosofia delle Scienze (SILFS) dal 2017 al 2020 e della International Quantum Structures Association dal 2010 al 2012, a testimonianza del suo ampio riconoscimento anche a livello internazionale. Ha collaborato inoltre con l’ANVUR, l’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario, tra il 2011 e il 2014.
Un pensiero scientifico al servizio della responsabilità umana
Alla base del lavoro di Giuntini c’è una visione etica del progresso tecnologico. In un’epoca in cui l’intelligenza artificiale sta trasformando in profondità ogni ambito della nostra vita, il suo approccio resta radicato nel dialogo tra scienza e umanesimo, nella convinzione che la tecnologia debba essere guidata da una riflessione critica e da un forte senso di responsabilità.
Come sottolineato dall’Assessora alla Cultura Anna Nuti, il conferimento della “Barba d’Oro” rappresenta un atto di riconoscimento non solo per i meriti scientifici, ma anche per l’atteggiamento etico con cui Roberto Giuntini affronta la ricerca. «In un tempo in cui l’intelligenza artificiale cambia rapidamente il nostro modo di vivere e pensare – ha dichiarato – il lavoro di Roberto ci ricorda che il progresso non è solo questione di algoritmi, ma anche di pensiero e visione del futuro».
Le radici a Barberino, lo sguardo rivolto al mondo
Il legame tra Giuntini e la sua terra d’origine è forte. Diplomatosi al Liceo Giotto Ulivi nel 1979, ha poi conseguito il dottorato in Filosofia e si è specializzato in fisica teorica presso l’Università di Colonia grazie a una borsa della prestigiosa Fondazione Alexander von Humboldt. È autore della monografia “Quantum Logic and Hidden Variables” e di oltre cinquanta pubblicazioni su riviste internazionali, che gli hanno valso nel 1998 il “International Quantum Structures Association Prize” per le sue ricerche sulla logica quantistica.
Oggi si dedica allo studio delle logiche fuzzy e della computazione quantistica, settori al confine tra filosofia, matematica e tecnologia, dove la riflessione teorica incontra le sfide più avanzate della scienza contemporanea.
