Domenica 26 ottobre alle ore 16, la Biblioteca di Ronta sarà il palcoscenico per la presentazione di una ricerca storica dal forte valore civile e culturale. Il protagonista è Alessandro Pieri, conosciuto con il nome di battaglia “Stella”, nato proprio a Ronta nel 1904 e scomparso a Firenze nel 1975. Un uomo la cui vita attraversa in pieno uno dei periodi più drammatici e decisivi della storia italiana: il ventennio fascista, la prigionia, la Resistenza.
Il titolo della ricerca è eloquente: “Un falegname dalle carceri fasciste alla Resistenza”. Un’espressione che restituisce la doppia anima di Pieri: da un lato quella di artigiano, radicato in una quotidianità fatta di lavoro e comunità, dall’altra quella di resistente, capace di trasformare la propria esperienza di oppressione in lotta per la libertà.
La ricerca è frutto del lavoro di Felice Bifulco, Antonio Margheri e Loriana Tagliaferri, che da tempo si occupano della valorizzazione della memoria locale e della ricostruzione storica di figure meno conosciute ma fondamentali per comprendere il tessuto umano della Resistenza. Durante l’incontro, alcune letture di testi originali saranno curate da Adriano Fuligni, che darà voce alle parole, ai pensieri e alle emozioni di un’epoca.
L’evento si presenta come un’occasione importante non solo per scoprire la figura di Alessandro Pieri, ma anche per riflettere sull’importanza della memoria storica in relazione al territorio. Attraverso documenti, testimonianze e ricostruzioni, emerge il profilo di un uomo che ha saputo reagire alla repressione del regime fascista con il coraggio e la dignità di chi crede nella giustizia.
Chi era davvero “Stella”?
Falegname di mestiere, Pieri viene arrestato durante il fascismo e imprigionato per motivi politici. L’esperienza del carcere lo segna profondamente ma non lo piega. Al contrario, rafforza in lui la consapevolezza e la determinazione a lottare per un’Italia libera. Dopo la sua liberazione, partecipa attivamente alla Resistenza, contribuendo alla lotta partigiana in Toscana.
Il percorso di ricerca presentato alla Biblioteca di Ronta ricostruisce in modo rigoroso e dettagliato le tappe fondamentali della sua vita, utilizzando fonti archivistiche, documenti giudiziari, testimonianze orali e materiali inediti. Un lavoro che restituisce dignità storica a un uomo che ha pagato con la prigione la propria opposizione al regime, e che ha scelto di non voltarsi dall’altra parte nel momento più buio del Novecento italiano.
L’importanza della memoria locale
L’incontro di Ronta non è soltanto una commemorazione, ma un vero e proprio momento di ricostruzione identitaria collettiva. In tempi in cui la memoria storica rischia di essere travolta dalla superficialità o dall’oblio, eventi come questo assumono un ruolo fondamentale. Raccontare la storia di Alessandro Pieri significa ricordare che la libertà di cui oggi godiamo è stata conquistata anche da persone comuni, che hanno avuto il coraggio di mettersi in gioco, anche a costo della propria libertà personale.
La presentazione si inserisce in un più ampio percorso di valorizzazione del patrimonio resistenziale locale, con l’obiettivo di far conoscere alle nuove generazioni le storie e i volti della Resistenza. Un’occasione preziosa per tenere viva la memoria, per restituire voce a chi non ha mai cercato fama ma ha lasciato un segno profondo nella storia del Paese.


