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“1786: …di qualsivoglia delitto” – Al via la Chiamata alle Arti per la mostra che unisce memoria e creatività

di Leonardo Romagnoli

Aperta la call per artisti: pittura, scultura e fotografia in una collettiva contemporanea che celebra la civiltà e il diritto. In mostra dal 10 ottobre allo Spazio Brizzolari di Scarperia e San Piero.

SCARPERIA E SAN PIERO (FI) – Non è una chiamata alle armi, ma alle arti. E non è un gioco di parole: è un invito concreto, sentito, urgente a esprimersi attraverso la bellezza e la forza delle arti visive. Si chiama “1786: …di qualsivoglia delitto” la mostra collettiva contemporanea in programma dal 10 ottobre al 30 novembre 2025 presso lo Spazio Brizzolari di Pianvallico, nel cuore del Mugello.

La Chiamata alle Arti, partita ufficialmente lo scorso 22 marzo 2025, è aperta ad artisti di ogni provenienza che operano nei campi della pittura, scultura e fotografia. Gli interessati potranno proporre da una a tre opere, ispirate al tema della mostra, entro i termini indicati nei canali ufficiali del progetto.

Una data da ricordare: 30 novembre 1786

La mostra nasce per ricordare una pagina storica tra le più illuminate della storia europea: il 30 novembre 1786, infatti, il Granduca di Toscana Pietro Leopoldo di Lorena abolisce per la prima volta al mondo la pena di morte e la tortura, sancendo un principio di civiltà giuridica che oggi fa parte della nostra identità.
La pena di morte è conveniente solo ai popoli barbari”, scriveva Pietro Leopoldo: una frase che diventa oggi guida per un progetto artistico che unisce memoria, diritti umani e libertà di espressione.

Un progetto che unisce

L’idea nasce dall’incontro tra il Direttore Artistico dello Spazio Brizzolari, Marco Paoli, e l’artista calabrese Giampiero De Santis, che insieme hanno costruito un dialogo creativo tra regioni, linguaggi e sensibilità differenti.
Uniti dalla passione per l’arte e il teatro, i due artisti collaborano da oltre un anno tra Toscana e Calabria, creando eventi, spettacoli e occasioni di scambio culturale. Un legame che ha dato vita anche a una sezione staccata dell’associazione culturale Live Art APS nella città di Catanzaro, dove si sono già tenute sei serate teatrali con grande successo.

Proprio questo desiderio di creare ponti tra territori e di valorizzare il talento artistico senza confini sta alla base della Chiamata alle Arti: un’opportunità aperta anche ad artisti calabresi che vogliano partecipare con le proprie opere alla mostra in Mugello – e, magari, contribuire a portare una futura edizione anche in Calabria.

Arte, teatro e riflessione

La mostra “1786: …di qualsivoglia delitto” si propone non solo come esposizione di arti visive, ma anche come contenitore di eventi. Due performance teatrali, dirette e interpretate da Marco Paoli, arricchiranno il calendario, così come una giornata di studio a cura del Prof. Alberto Scerbo, docente ordinario di Filosofia del Diritto presso l’Università “Magna Graecia” di Catanzaro.

Il tutto nella suggestiva cornice dello Spazio Brizzolari, un polo culturale dedicato alla memoria del Maestro Antonio Brizzolari, che al suo interno ospita un museo permanente, un teatro, una sala eventi e spazi espositivi già noti per aver accolto importanti mostre collettive e personali.


Come partecipare alla Chiamata alle Arti

Gli artisti interessati possono inviare la propria candidatura scrivendo a collettiva1786@gmail.com, oppure consultare tutte le informazioni utili attraverso:

🔗 Minisito ufficiale: mostracollettiva1786.my.canva.site
📱 Canale WhatsApp: Clicca qui per unirti


Una mostra che ricorda. Una mostra che unisce. Una mostra che parla al cuore della civiltà.

“Il grado di civiltà di una società si misura osservando la condizione delle sue prigioni” – Dostoevskij


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