Vicchio, colti sul fatto dai Carabinieri Forestali mentre bruciano rifiuti

Vicchio, colti sul fatto dai Carabinieri Forestali mentre bruciano rifiuti
Denunciati due imprenditori e due operai per smaltimento illecito tramite combustione e i primi due anche per stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali pericolosi e non, sequestrati 20 metri cubi di rifiuti

Rifiuti bruciati (fonte foto Carabinieri Forestali)
I forestali di Borgo San Lorenzo , durante un ordinario servizio sul territorio, notavano una colonna di fumo provenire dall’area industriale prossima al centro abitato di Vicchio.
Giunti immediatamente sul posto, in area recintata posta sul retro di fabbricati ad uso artigianale, accertavano che due persone stavano bruciando rifiuti legnosi derivanti da attività edile, prelevandoli da un grande cumulo, posto nelle immediate adiacenze del fuoco. I Carabinieri forestali procedevano a identificare due soggetti  che riferivano di essere stati incaricati da altri di bruciare.
Poco dopo giungevano sul posto due persone che riferivano che i rifiuti legnosi, oggetto di abbruciamento, erano riconducibili all’attività delle imprese di cui erano soci, confermando di aver commissionato l’abbruciamento ai due operai.
I militari notavano poi che nell’area adiacente, in uso all’impresa edile di cui uno dei due era titolare, erano stoccati rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi derivanti da lavori edili. I rifiuti erano stoccati in parte al suolo, in parte all’interno di imballaggi e in parte all’interno di big bags: non erano etichettati, né tracciati ed erano depositati su un terreno a fondo naturale, privo di pavimentazione e di un sistema di canalizzazione delle acque meteoriche e di copertura, omettendo di garantire i requisiti previsti per legge, a tutela di tutte le matrici ambientali.
I Carabinieri forestali chiedevano spiegazioni in relazione allo stoccaggio dei rifiuti presenti nell’area, ma il titolare dell’impresa edile non forniva la documentazione relativa alla tracciabilità degli stessi, perché sprovvisto, e riferiva di non essere in possesso di autorizzazione allo stoccaggio dei rifiuti. Affermava che erano rifiuti provenienti da propri cantieri edili, in attesa di essere smaltiti per il tramite di una ditta di smaltimento.
Il luogo di stoccaggio dei rifiuti non era però il luogo di produzione dei rifiuti, non era infatti un cantiere in corso, ma esclusivamente un sito di deposito materiali e attrezzatura varia della ditta edile quindi si trattava di uno stoccaggio soggetto ad autorizzazione e non di un deposito temporaneo.
Constatato pertanto uno stoccaggio non autorizzato di rifiuti speciali non pericolosi, i Carabinieri forestali denunciavano all’AG i due imprenditori per gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi e smaltimento illecito di rifiuti mediante combustione mentre gli esecutori materiali dell’abbruciamento per il solo reato di smaltimento illecito.
I rifiuti, costituiti da sacchi con rifiuti plastici, rifiuti misti, materiali isolante, imballaggi in plastica, big bags contenenti carta catramata, rifiuti derivanti dall’attività costruzione e demolizione edile. sono stati sottoposti a sequestro penale per una quantità stimata di venti metri cubi.

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