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Vicchio – Bilancio comunale, tra scelte difficili e responsabilità

di Leonardo Romagnoli

Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa di Obiettivo Comune Vicchio


Lunedì scorso si è tenuto il Consiglio comunale del nostro Comune, un consiglio importante, fondamentale: il consiglio sul bilancio.

Mentre il buon Vasco cantava “odio il lunedì”, noi questo giorno lo rispettiamo e lo abbiamo atteso.

Vedete, il bilancio di previsione non è un atto come gli altri. Gli atti amministrativi, le scelte amministrative, possono assumere sfumature più o meno marcate — in queste scelte possiamo anche essere d’accordo al 70%, per capirsi. Quando si parla di bilancio però, la questione cambia, perché è l’atto più importante. Non perché si parla delle finanze in generale (tema comunque importantissimo), ma molto più semplicemente perché si decide come spendere i soldi dei cittadini e delle cittadine.

Questa amministrazione ha ricevuto pieno sostegno dalla propria maggioranza, cioè noi, per riportare il bilancio in condizioni accettabili. Il sindaco Tagliaferri ha spiegato in modo certosino le voci, i tagli e le previsioni inserite per rimediare a anni di entrate sovrastimate che hanno portato a spese che non ci potevamo permettere.

Anni di finanza creativa hanno costretto a mantenere il Circolo delle Caselle, per il momento, nel piano di riequilibrio del rendiconto 2023 della passata amministrazione.

Siamo di fronte a un bivio: o continuare a correre senza freni contromano, oppure fare una difficile inversione a U e procedere in modo più cauto. Siamo orgogliosi che la Giunta abbia scelto la seconda strada.

La capogruppo ha accusato l’amministrazione di “poco coraggio”, ma davvero si parla di coraggio quando è in discussione la solidità della cassa? Responsabilità equivale a pavidità, dunque? E la follia, allora, quando si palesa?

Capiamo che l’equilibrio tranquillizza ma la follia sia molto più interessante (come diceva B. Russell). Tuttavia, quando si parla di soldi dei cittadini, noi eviteremmo di parlare di coraggio: preferiamo cercare di recuperare la stabilità, senza addentrarci in investimenti che al momento — quest’anno — non erano percorribili.

I nostri uffici — e quando diciamo nostri intendiamo anche vostri — e la nostra squadra amministrativa hanno davvero compiuto salti mortali per presentare un bilancio come lo vuole la norma: il più corrispondente possibile alle previsioni e alle reali entrate e uscite, mediante dati storici.

Quale sindaco avrebbe voluto iniziare il mandato con tagli e sacrifici? Quale politico, che non sia un tecnico, avrebbe fatto questo passo? Quanti ne conoscete? Diteci: questo non è coraggio?

Stiamo assistendo, in Consiglio e nei giorni a seguire, a una partita nella quale i tifosi della squadra avversaria prima hanno intonato cori di scherno sulle nostre valutazioni delle casse (“ah, il predissesto era solo una fantasia per mettere paura alle persone”, “guardate come è semplice approvare un bilancio”), poi hanno applaudito al più classico schema quando ci si trova in difficoltà: la palla in tribuna.

A seguito di un regista impeccabile, di un sindaco che ha giocato a testa alta — guardando le stelle, come dicevano di Giancarlo, molto più di quando lo stesso sindaco giocava sul rettangolo verde davvero (nda) — che ha snocciolato dati, risposto senza timore e senza dubbi a ogni osservazione, a seguito di un tessuto fatto di numeri incontrovertibili, la squadra avversaria ha deciso di alzare la palla e saltare la discussione buttandola fuori.

Ecco che la questione infatti si è spostata sui fantomatici 13.000 euro che il Sindaco avrebbe già accantonato come fine mandato. Lo stesso Sindaco è rimasto sorpreso da questa osservazione che gli è stata mossa. Lo stesso Sindaco, candidamente, ha espresso in Consiglio il suo pensiero.

Lo stesso Sindaco avrà il piacere di smentire, prima di quanto pensiate — con la sua stessa voce — questa illazione che si sta alimentando. Non vogliamo anticiparlo, ma già pregustiamo il disappunto di alcuni.


Concludendo, si è trattato di un consiglio fondamentale per questo ente. La strada è ancora lunga e in salita, ma siamo orgogliosi che il team che guida quest’auto abbia ripreso la corsia corretta e stia viaggiando verso lidi decisamente più sicuri.

Per noi, questo è il coraggio più vero.


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