PROGETTO COMUNE UNICO SCARPERIA E SAN PIERO – VERSO IL REFERENDUM
“Siete favorevoli alla proposta di istituire il Comune di Scarperia e San Piero di cui alla proposta di legge n. 233 (Istituzione del Comune di Scarperia e San Piero, per fusione dei Comuni di San Piero a Sieve e Scarperia)?”
E’ questo, in base al disposto del decreto del Presidente della Giunta Regionale del 28 maggio scorso, il quesito che verrà rivolto ai cittadini dei Comuni di Scarperia e San Piero a Sieve per il referendum consultivo che si svolgerà domenica 6 e, presumibilmente, lunedì 7 ottobre.
I Sindaci dei due Comuni, Federico Ignesti e Marco Semplici, ribadiscono l’importanza di questo appuntamento, confidano in un’ampia partecipazione, ed in una risposta positiva della cittadinanza.
Negli stessi giorni saranno chiamati alle urne, per il referendum, altri Comuni toscani (4 in provincia di Arezzo, 4 di Massa, 2 di Livorno, 6 di Pisa); ulteriori consultazioni, nella nostra regione, sono state già effettuati nei mesi scorsi, ed anche nella vicina Emilia Romagna i progetti di fusione stanno aumentando.
“Stiamo quindi entrando nel vivo del percorso iniziato da febbraio nei Consigli Comunali – ricordano i primi cittadini – un percorso che ha l’ambizione di costruire una nuova comunità, un nuovo modello di governo, e di riorganizzare i servizi erogati ai cittadini, puntando sempre sulla qualità delle prestazioni, evitando il certo declino verso il quale stanno portando i continui tagli alle risorse degli enti locali.” E continuano evidenziando come una testimonianza di queste difficoltà sia anche il fatto che, come la gran parte dei Comuni italiani, soprattutto di piccole dimensioni, anche per i nostri non sia ancora stato possibile predisporre ed approvare il Bilancio di previsione per il corrente anno. Ragione di più, quindi, per vedere nel progetto di fusione un modo per restituire al nuovo ente locale che nascerà la giusta dignità programmatica, e per uscire dal ruolo attuale di “gabellieri dello Stato”, rilanciando la storia, l’identità e le peculiarità delle due realtà del Mugello.
“Certo – continuano Ignesti e Semplici – non possiamo nascondere come gli incentivi previsti dalla normativa che regola i processi di fusione, ed in particolare l’esenzione triennale dal patto di stabilità, costituiscano una spinta non indifferente, ma alla base della decisione c’è soprattutto la volontà di condividere altri servizi, dopo le positive esperienze legate alla redazione piano strutturale, all’unificazione degli istituti scolastici, ed alla gestione della zona produttiva.”
Fondamentale, per la costituzione del Comune unico, sarà l’organizzazione amministrativa, per la quale le due Giunte hanno recentemente costituito un gruppo di lavoro tecnico che, insieme agli amministratori, porterà avanti le procedure operative per la definizione del progetto entro il 31 dicembre 2013.
Altra indicazione operativa, di grande rilievo per la cittadinanza, riguarda la futura collocazione degli uffici, già definita dalle rispettive Giunte, con l’obiettivo di implementare l’efficienza dei servizi, e nello stesso tempo generare risparmi, mantenendo quella vicinanza con la popolazione che è sempre stata caratterizzante per le amministrazioni locali. In base a ciò, gli uffici anagrafe, relazioni con il pubblico, protocollo, sportello sociale, e la biblioteca, rimarranno aperti presso entrambe le sedi comunali. Il settore tecnico troverà collocazione presso l’attuale municipio di San Piero a Sieve, la Polizia Municipale a Scarperia, con ufficio distaccato a San Piero, mentre tutti gli altri uffici amministrativi (Segreteria, Ragioneria…), saranno situati a Scarperia.
Oltre alla struttura amministrativa, i due Comuni stanno affrontando insieme anche i grossi temi legati alla programmazione e allo sviluppo del territorio, che già coinvolgono i rispettivi enti.
Tornando ai tempi della fusione, e sempre confidando in un esito favorevole del Referendum, dal 1 gennaio 2014 andranno a decadere gli organi rappresentativi dei due Comuni (Sindaco, Giunta e Consiglio Comunale), e sarà nominato il Commissario, cui spetterà la gestione della fase di passaggio al Comune unico. Tra maggio e giugno 2014 si terranno infatti le consultazioni amministrative, a seguito delle quali saranno eletti i nuovi organi del Comune di Scarperia e San Piero, e cioè il Sindaco, che potrà nominare 5 assessori, ed il Consiglio comunale, composto da 16 consiglieri.
“Il processo partecipativo già iniziato – concludono i Sindaci – continuerà nelle prossime settimane, ed avrà una sua naturale intensificazione nel corso del mese di settembre, con la più precisa comunicazione delle date individuate per il Referendum, ed incontri pubblici con i concittadini, con i quali vogliamo mantenere un costante dialogo, per raccogliere domande, dubbi e contrarietà, al fine di costruire un consenso consapevole intorno a questo progetto.”
Attualmente, per chi vuole essere costantemente informato sulle novità, è presente sul sito istituzionale dei due Comuni una sezione dedicata all’argomento.