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Arrivati i vaccini anti Covid, la campagna di vaccinazione va a regime

di Leonardo Romagnoli

I vaccini anti Covid, sia pur con qualche giorno di ritardo, sono stati consegnati nei punti di raccolta regionali già indicati al Ministero della Salute. Dunque al momento sono ordinabili e può partire la campagna di vaccinazione contro il virus Sars-CoV-2, parallelamente a quella contro l’influenza che ha preso avvio il 1 ottobre nelle Rsa.

Da mercoledì 8 ottobre i medici di medicina generale inizieranno le vaccinazioni. Contemporaneamente, sempre l’8 ottobre, si apriranno le prenotazioni sul portale regionale “Prenota vaccino” https://prenotavaccino.sanita.toscana.it per i cittadini che sceglieranno di vaccinarsi nei centri vaccinali delle aziende sanitarie, dove la somministrazione partirà il 15 ottobre.

Ci si potrà vaccinare anche nelle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna, a cui potranno rivolgersi le persone con più di sessant’anni.
La vaccinazione antinfluenzale sarà offerta gratuitamente ai bambini con età tra sei mesi e sei anni, alle persone che hanno più di 60 anni, alle donne in gravidanza e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, agli ospiti delle Rsa, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti caregiver), a tutto il personale sanitario e sociosanitario, incluso quello in formazione. Quest’anno inoltre è stato deciso di estendere la somministrazione ad alto dosaggio a tutte le persone con più di ottant’anni, oltre che per gli ospiti delle Rsa, al fine di garantire una maggiore protezione della popolazione fragile. Ciascuno potrà scegliere di prenotare tutte e due le vaccinazioni oppure solo una delle due.

Il vaccino anti Covid è raccomandato alle persone di sessanta o più anni, ospiti di strutture per lungodegenti, donne in gravidanza o in allattamento, operatori sanitari o sociosanitari che prestano servizio negli ospedali, sul territorio o nelle strutture di lungodegenza, studenti di medicina e di altre professioni sanitarie che effettuano tirocini nelle strutture assistenziali e tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione, oltre a persone da sei mesi a 59 anni con elevata fragilità e chi se ne occupa.

Le categorie a cui offrire il vaccino gratuitamente sono state individuate dal Ministero con l’obiettivo di prevenire mortalità, ospedalizzazioni e forme gravi di malattia nelle persone più anziane o deboli.

Presidente della Regione ed assessore al diritto alla salute invitano ad aderire a quest’importante opportunità di prevenzione, consapevoli e convinti che le campagne di vaccinazione rappresentano un eccezionale strumento di tutela sia della salute individuale sia di quella collettiva e dell’intero sistema sanitario che, durante i picchi influenzali, è sottoposto a una forte pressione sui pronto soccorso.

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