Una riflessione di Simone Bettini sulla situazione attuale

Sul Corrierefiorentino di oggi martedi 10 marzo Simone Bettini della Rosss di Scarperia ed ex presidente di Confindustria ha pubblicato una breve riflessione sulle vicende legate alla diffusione del corona virus e alle modalità in cui è stata affrontata l’epidemia. L’articolo è stato scritto prima del nuovo decreto che ha esteso a tutta l’Italia la zona arancione.

“Non fermarsi, evitare tafazzismi”

Nella teoria del caos l’effetto farfalla è quell’idea nella quale piccole variazioni nelle condizioni iniziali comportano grandi variazioni nel comportamento a lungo termine di un sistema. Un “effetto onda” che si propaga senza che si sia in grado di arginare tale impeto. In questi giorni l’unico impeto che siamo stati capaci di creare è stato un’autoflagellazione apocalittica. Per effetto del coronavirus l’unica narrazione che è passata – e che solo in parte in questi ultimi giorni sembra cambiare direzione – è quella dell’appestato, del non ritorno, dell’ineluttabile fine.
Non discuto la gravità del problema, ma l’approccio che l’intero sistema Italia ha adottato è stato, mi si perdoni il termine, tafazziano. Solo che , mentre il personaggio portato sulle scene da Aldo Giovanni e Giacomo  e interpretato da quest’ultimo, faceva sorridere , l’approccio globale italiano sul tema ha prodotto danni non facilmente recuperabili. Invece che un crisis communications manager , di fatto abbiamo contribuito tutti, nessuno escluso, ad ingigantire la crisi sulla quale oggi si interviene giustamente con una serie di provvedimenti per la tutela della salute, ma anche con ammortizzatori sociali  per le imprese e i lavoratori.
Bene certo, ma occorre  ribaltare il concetto andare oltre lo strumento che attutisce la crisi, altrimenti imprese e lavoratori svaniranno come la notte dopo l’alba. Chi sopravvivrà  se  le realtà produttive non parteciperanno alle fiere, se i contatti anche  con zone solo sfiorate dal coronavirus sono negati?
A cosa servono accaparramenti alimentari se il sistema non riparte? Occorre puntare, a piccoli ma rapidi passi, ad una vita normale, con l’Italia che torni ad essere punto di riferimento a 360° per le sue eccellenze.
Se è vero che gli italiani sono straordinari nelle situazioni di emergenza, questo è il momento di dimostrarlo. A noi stessi, in primis, e poi all’Europa ed al mondo che ci guarda.

Simone Bettini
imprenditore

One thought on “Una riflessione di Simone Bettini sulla situazione attuale

  1. Nn ho capito il senso di questa dichiarazione. La situazione purtroppo è molto grave bisogna che se ne rendano conto tutti. La prima cosa è tutelare la salute tt il resto passa in secondo piano. Stop.