‘Sono disponibile a candidarmi sindaco per il mio paese. E’ un’idea che è maturata da qualche tempo, discutendone con gli amici, e condividendo un senso di preoccupazione per la situazione borghigiana. Borgo sembra paralizzato, statico, con poche idee. E chi sta fermo di solito torna indietro…
Io credo che davvero stavolta occorra qualcosa di nuovo, di diverso: aria nuova, idee nuove, persone nuove. Per rimettere in moto il nostro paese c’è bisogno di offrire un approccio che non sia quello solito. Ho l’impressione che i vecchi schemi siano soffocanti, e non contribuiscano a liberare quelle energie che sarebbero necessarie e a dare lo spazio necessario a persone nuove e competenti. Proviamo allora a liberarci dai condizionamenti partitici, e a mettere al primo posto non la propria parte o la propria ideologia, ma il bene della nostra comunità. Vorrei contribuire a creare una squadra di persone che non si accontentano di gestire l’esistente, condizionati dal proprio partito. Oggi questo ha ben poco senso. Io sono disponibile a candidarmi sindaco, perché sono convinto che la società borghigiana sia più ricca e sensibile di quella che fino ad oggi è stata rappresentata ai vertici del comune. E che è possibile provare a amministrare con logiche nuove, più vicini ai cittadini, più capaci di ascolto, impegnandoci con passione per cercare di risolvere i problemi concreti e aprire prospettive di crescita. Dando subito un segno diverso, come scegliere gli assessori prima delle elezioni, od autoridurre i compensi degli amministratori.
Mi rivolgo a tutti i borghigiani che sono insoddisfatti dello stato del loro paese. Di più, ai borghigiani che vogliono bene al loro paese, che sentono dentro la passione affinché il luogo dove abitano sia più vivo, più vivibile, più pulito, dove si recuperi il senso dell’essere paese e comunità, rafforzando i legami di solidarietà e di aiuto reciproco. Faccio appello a chi è impegnato nell’associazionismo, che è una grande ricchezza per la nostra società locale e che va coinvolto di più nelle scelte, ai giovani e alle donne che vogliono dare un contributo originale, alle categorie economiche, ai gruppi politici. Mi rivolgo anche a coloro che magari hanno pensato o stanno pensando di candidarsi: costruiamo insieme qualcosa che risponda davvero ai bisogni del nostro paese e dei suoi abitanti, ma non ci facciamo irretire dalle vecchie logiche di palazzo, dalle logiche politicanti, dagli schemi precostituiti che oggi frenano e rendono tutto più difficile. Puntiamo sul cambiamento, su idee innovative, su energie nuove, su competenza, presenza, responsabilità, impegno e passione. Per un comune che non sia più sentito come controparte, ma amico delle persone e delle associazioni, più pronto a valorizzare che ad ostacolare.
Io tra qualche giorno partirò per l’Africa. Al ritorno verificherò con un’assemblea pubblica se la mia proposta ha acceso qualche speranza e messo in moto l’impegno di gruppi, persone, partiti, movimenti. Se sarà così, potremo costruire insieme un progetto per cambiare Borgo. Sul serio, non a parole. L’appuntamento è per il prossimo lunedì 9 dicembre alla saletta Pio La Torre, in via Giotto: spero che ci sia qualcuno interessato a provare insieme questa avventura. Io, da parte mia, ci metto tutta la mia disponibilità, passione e voglia di fare.’
Dott. Luca Margheri