Un po’ di chiarezza è necessaria
Sul tragico evento del terremoto di lunedi 9 dicembre si stanno susseguendo in questi giorni comunicati , corrispondenze e articoli con numeri e situazioni che non concordano. Dato che esiste un coordinamento e che il comune più interessato è quello di Barberino sarebbe auspicabile che fossero solo questi i soggetti autorizzati a dare informazione sull’andamento dei sopralluoghi e sui provvedimenti riguardanti i servizi pubblici come ad esempio l’apertura e chiusura delle scuole.
Porto un esempio pratico dalle cronache di questa mattina riguardante le scuole proprio di Barberino: un giornale scrive testualmente “ la primaria Mazzini ha problemi strutturali ed è stata dichiarata inagibile, da lunedi giorno in cui anche a Barberino si tornerà in classe serve un’alternativa per gli studenti. Un piccolo problema su un controsoffitto anche per la scuola media , ma è risolvibile in tempi minori” mentre sempre in una cronaca dal Mugello un altro giornale scrive: “ le scuole barberinesi, ieri, sono state dichiarate agibili dai tecnici del Settore sismico della Regione Toscana e del Genio Civile, ma il sindaco Mongatti ha deciso di non far ripartire le lezioni per tutta la settimana, anche per offrire spazi utili alla logistica dei soccorsi”.
Sono agibili o no? Come riprenderanno le lezioni?
La stessa cosa vale per il numero degli sfollati e della abitazioni lesionate. Alcuni quotidiani parlano di oltre mille immobili lesionati, altri di 750 richieste di controllo. Secondo fonti comunali gli sfollati di Barberino sono stati 300 mentre nel comune di Scarperia e San Piero per timore di nuove scosse 121 persone sono andate nei box dell’autodromo e 70 alla palestra di San Piero. Anche a Borgo 20 persone hanno dormito nella palestra delle elementari. Di sicuro il comune di Barberino è inagibile e alcuni uffici sono stati sistemati temporaneamente nell’ex palazzo Pretorio.
Non c’è dubbio che la macchina dei soccorsi abbia funzionato alla perfezione con personale adeguato a rispondere a tutte le esigenze che si sono manifestate e questa è una bella notizia per tutti. Ma ora serve che anche la comunicazione sia precisa e puntuale per evitare che si diffondano informazioni sbagliate alla popolazione. Purtroppo di notizie false sui social ne sono circolate parecchie e solo un’informazione puntuale e autorevole può evitare che provochino panico e comportamenti sbagliati.
LR