Un intervento dell’Associazione vittime del Forteto sul Tribunale dei Minori

In un paese normale dopo il passaggio in giudicato della sentenza sul Forteto il Tribunale per i Minorenni di Firenze e la relativa Procura della Repubblica sarebbero stati chiusi. E non certo a causa di quanto dichiarato dalla Dr.ssa Galeotti e dal Dr. Giambartolomei, pubblici ministeri del processo che, nell’audizione dinanzi alla commissione parlamentare d’inchiesta, non hanno espresso loro opinioni ma semplicemente riassunto quanto contenuto in una sentenza passata in giudicato. Invitiamo i moltissimi che ancora non l’hanno fatto a leggere la sentenza del Tribunale di Firenze del 17 giugno 2015; sono 984 pagine e non si tratta di un romanzo dove magari si può saltare qualche riga perché ogni riga ha un preciso significato. Ed allora si scoprirebbe che il Tribunale per i minorenni di Firenze ha avuto per 30 anni come interlocutore di riguardo il “profeta” Fiesoli, condannato in via definitiva nel 1985 perché aveva masturbato due minorati psichici alla presenza di un tredicenne. Si scoprirebbe che giudici del Tribunale per i minorenni di Firenze e della procura frequentavano il Forteto al di fuori dell’incarico istituzionale, che partecipavano a convegni dove venivano esaltate le deliranti teorie della famiglia funzionale e dei “chiarimenti”(una sorta di lavaggio del cervello coercitivo che aveva lo scopo di far confessare abusi mai avvenuti in famiglia e raccontare fantasie sessuali aberranti di ogni tipo), che andavano in vacanza con il Fiesoli. Il tutto in buona compagnia di avvocati, psicologi, psichiatri, assistenti sociali, politici mentre minori e disabili erano costretti a vivere nell’inferno del Forteto. Rimangono decreti e consulenze imbarazzanti, dove nemmeno vengono compiutamente rese note le generalità degli affidatari, dove si esaltano le qualità taumaturgiche della ridente comunità, dove per giustificare lo “scambio” degli affidatari qualche giudice inventa la nuova figura dell’affidatario “di fatto” e un altro in una sentenza di condanna di una povera madre innocente richiama le relazioni “degli assistenti sociali del Forteto”. DOCUMENTI NON OPINIONI!!! Erano tutti inconsapevoli, sono stati tutti ingannati!!! Sicuramente a spiegare quanto accaduto non basta l’influenza dell’allora presidente del Tribunale per i Minorenni Gian Paolo Meucci, non bastano i favori dispensati dal Fiesoli ai suoi interlocutori, ma al centro di tutto c’è la manipolazione mentale e non solo delle vittime. I fatti hanno dimostrato come il Fiesoli fosse un maestro della manipolazione mentale che per 30 anni ha insegnato ai suoi adepti, ormai divenuti anch’essi esperti, che attualmente portano avanti quanto appreso dal profeta “infinocchiando” chiunque venga in contatto con loro.

 

10-07-2020  Associazione Vittime del Forteto

 

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