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Un centro commerciale al posto del cementificio di San Francesco?

di Leonardo Romagnoli

NO AD UN NUOVO CENTRO COMMERCIALE A SAN FRANCESCO A PELAGO BONIFICARE IL SITO DELL’EX-ITALCEMENTI E COSTRUIRE STRUTTURE D’INTERESSE PUBBLICO AL SERVIZIO DELLA POPOLAZIONE

Un Centro commerciale al posto dell’ex cementificio di san Francesco di Pelago?
Sembra questa la scelta dell’amministrazione comunale di Pelago secondo quanto scrive il PMLI della valdisieve.
“ Com’è stato evidenziato anche dal testo della petizione lanciata da “Valdisieve in Transizione” oltre alle problematiche di carattere economico derivanti dal grande commercio su larga scala che darebbe probabilmente il colpo di grazia alle piccole attività commerciali locali, il flusso di fornitori e di “clienti” aggraverebbe ancor di più le problematiche di traffico già descritte, con il conseguente aumento di rischi connessi al trasporto su gomma e dell’inquinamento. Prima di parlare di prospettive, va detto che il sito deve essere immediatamente bonificato poiché luogo di una delle attività più inquinanti in assoluto come appunto la produzione del cemento; in seguito poi anche noi pensiamo che sulle “ceneri” dell’Ex-Italcementi, debbano essere costruite strutture che ospitino servizi di interesse pubblico che, come dice Valdisieve in Transizione, “possano rilanciare l’economia invece che distruggerla”. Giusto quindi chiedere biblioteche, cinema e teatro, il centro di riuso che è nella mente degli ambientalisti locali fin dai tempi della vittoriosa lotta contro l’inceneritore e quant’altro serva soprattutto ai giovani; queste strutture dovranno però essere realmente a disposizione della popolazione, gestiti dalla popolazione stessa, gratuiti ed accessibili a tutti. Potremmo aggiungere spazi polifunzionali che a Pelago e Pontassieve mancano, ma anche strutture sanitarie che possano ripristinare ciò che in quest’area negli ultimi decenni è stato tolto, in primis un Pronto Soccorso ed un ambulatorio diabetologico, che possa contemporaneamente rinforzare buone pratiche di visite e cure domiciliari ai pazienti, a partire da quelli piccoli e da quelli anziani, che sono scomparse e che stanno dimostrando tutta la loro insostituibile importanza nell’emergenza Covid-19. E poi ancora centri per anziani, ed asili nido pubblici.”

Allegata la lettera inviata alle amministrazioni locali da Valdisieve in Transizione nell’agosto 2020

Ex-cementificio

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