Tutti assolti gli operai del comune di Borgo san Lorenzo

Tutti assolti gli operai del comune di Borgo san Lorenzo

Gli operai del comune di Borgo san Lorenzo sono stati tutti assolti con varie formule dal giudice nel processo derivato dalle indagini avviate dalla procura fiorentina tramite la guardia di Finanza per vari reati dalla truffa al peculato per questione che definire ridicole è un complimento.
Fin dall’inizio nel 2017 si è voluto spettacolarizzare una vicenda che al massimo avrebbe richiesto un richiamo amministrativo. Complice una stampa poco attenta ai diritti degli indagati si sono, da parte degli inquirenti,  diffusi video, si sono fatti nomi e cognomi, si sono emesse sentenze senza che si fosse svolto nessun processo.
“Le indagini, che hanno consentito di individuare le condotte illecite rimesse alla valutazione dell’Autorità Giudiziaria di Firenze, sono state avviate all’inizio di quest’anno ad opera delle Fiamme Gialle della Tenenza di Borgo San Lorenzo ai quali, da parte di taluni cittadini, era stata segnalata l’esistenza di molti disservizi nella manutenzione delle strade e del verde pubblico. “ è quanto dichiarava un comunicato della stessa Guardia di Finanza, mentre è appurato che la denuncia  era stata presentata dal sindaco Paolo Omoboni , dall’assessore Claudio Boni e dal dirigente dell’Ufficio tecnico in data 23 febbraio 2017.
Il comandante della tenenza di Borgo san Lorenzo in quella data riceve notizia dai rappresentanti del comune  come sopra indicati “ di condotte tenute da alcuni dipendenti comunali durante il proprio turno di servizio, manifestamente contrarie ai principi di efficienza della pubblica amministrazione. Questi dipendenti appartengono all’unità operativa denominata “Servizio tecnico” che si compone di 20 operai , di cui si fornisce l’elenco, i quali assolvono il compito di curare la manutenzione degli immobili e delle  infrastrutture comunali quali uffici, scuole, strade, parchi .”
Amministratori che  nei mesi precedenti avevano  elogiato il comportamento del cantiere per le emergenze meteo o  per l’organizzazione di manifestazioni con impegno al che andava la di là delle loro mansioni  ora li denunciano  senza  nessuna forma di dialogo e confronto con i diretti interessati.

Sei anni di processo centinaia di migliaia di euro spesi nelle indagini, famiglie messe in difficoltà , persone messe alla gogna costrette a spendere miglia di euro per potersi difendere nel procedimento sono ora stati assolti dal giudice fiorentino.
A questo punto le riflessioni da fare sono diverse:
1) vi sono responsabilità politiche e amministrative da parte di chi ha avviato un procedimento del genere che ha gettato discredito sulla stessa amministrazioni e i suoi dipendenti. Ed è la giunta che allora governava il comune.
2)da subito  si doveva capire che l’entità dei fatti avrebbe richiesto un approccio diverso da quello inquisitorio che ha caratterizzato le indagini fin dall’inizio. Esiste la proporzionalità e il buon senso anche in ambito giudiziario.
3)esiste un problema di rispetto per persone che, fino a prova  contraria,  non avevano commesso nessun reato da parte di un’informazione che ha volutamente spettacolarizzato tutta la vicenda.
4)chi risarcirà delle migliaia di euro che tutti gli indagati hanno dovuto togliere ai propri risparmi per difendersi nel procedimento .

Chi fin dall’inizio ha creduto all’onestà di questi operai, chi ha sempre conosciuto la loro disponibilità nell’assecondare le necessità dell’amministrazione e dei cittadini non può che tirare un sospiro di sollievo per una sentenza che chiudendo anni di sofferenze ha mandato tutti assolti.
Ora comincia un’altra storia.

Leonardo Romagnoli

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