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Treni in ritardo: Faentina nella top ten

di Leonardo Romagnoli

Le linee ferroviarie toscane continuano a far discutere, tra ritardi cronici e disservizi. A novembre, ben sette tratte regionali e sovraregionali hanno superato la soglia critica di puntualità, regalando di fatto il bonus sugli abbonamenti ai viaggiatori abituali. Il report di Trenitalia mette in evidenza un quadro preoccupante che sembra lontano da una soluzione.

Tra le linee “bollino rosso” spiccano la Firenze-Lucca-Viareggio, l’ormai “immancabile” Faentina (Firenze-Borgo San Lorenzo via Vaglia) e la Firenze-Arezzo-Chiusi. Non va meglio per altre tratte toscane come la Pisa-Lucca-Aulla, la Siena-Grosseto, la Siena-Chiusi e la Pisa-La Spezia. Unica eccezione tra le linee principali è la Firenze-Pisa, recentemente bocciata da Legambiente, ma che stavolta sembra aver evitato la maglia nera.

L’accumulo di ritardi ha attivato il meccanismo di compensazione per gli abbonati, che potranno usufruire di uno sconto sul prossimo rinnovo. Tuttavia, questa misura risulta una magra consolazione per i pendolari che continuano a fare i conti con problemi strutturali e disagi quotidiani.

A peggiorare la situazione, il “regalo di Natale” ricevuto dai passeggeri della Rufina-Pontassieve. La mattina del 25 dicembre, un crollo di un muretto ha causato un ritardo di circa 90 minuti, aggiungendo ulteriori difficoltà in un periodo in cui i collegamenti dovrebbero garantire maggiore affidabilità.

Nonostante le promesse di miglioramenti, la realtà delle linee ferroviarie toscane resta critica. I pendolari chiedono interventi concreti per mettere fine a una situazione che penalizza lavoro, studio e qualità della vita.

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