La ricerca italiana sull’Alzheimer parla sempre più al femminile. Tre ricercatrici d’eccellenza sono le vincitrici dei Bandi “Starting Grants” e “Art Therapy” promossi da Airalzh Onlus (Associazione Italiana Ricerca Alzheimer), realtà da anni impegnata nel sostenere la ricerca scientifica su prevenzione, diagnosi precoce e qualità della vita dei pazienti con demenza.
Ad aggiudicarsi il finanziamento dei due bandi, per un totale di 350mila euro, sono state la Dr.ssa Cristina Lanni (Università degli Studi di Pavia), la Dr.ssa Benedetta Mannini (Università degli Studi di Firenze) e la Dr.ssa Silvia Fostinelli (IRCCS Centro San Giovanni di Dio – Fatebenefratelli di Brescia).
Donne e scienza: la ricerca si tinge di rosa
Con un investimento di 150mila euro ciascuna per i prossimi tre anni, Lanni e Mannini condurranno progetti di ricerca nell’ambito del bando “Starting Grants”, focalizzati sulla prevenzione e sulle fasi iniziali della malattia di Alzheimer, con un approccio traslazionale che mira a colmare il divario tra laboratorio e pratica clinica.
Il progetto “PRESTO”, ideato dalla Dr.ssa Lanni, coinvolgerà circa 500 persone tra soggetti cognitivamente sani e pazienti con decadimento lieve non conclamato. L’obiettivo è individuare precocemente segnali predittivi della demenza grazie all’analisi di biomarcatori molecolari innovativi su tessuti cerebrali, validandoli poi su materiali più accessibili, come il plasma.
La Dr.ssa Mannini, invece, punterà a sviluppare modelli preclinici basati su cellule staminali umane, integrando biomarcatori già utilizzati nella diagnosi clinica dell’Alzheimer. Il suo studio mira ad aumentare l’affidabilità dei test sui farmaci, riducendo il divario tra sperimentazione e reale applicazione terapeutica.
L’arte come strumento di cura
La terza vincitrice, la Dr.ssa Silvia Fostinelli, ha ottenuto un finanziamento da 50mila euro grazie al Bando “Art Therapy”. Il suo progetto propone un originale percorso riabilitativo per pazienti con Alzheimer e disturbo cognitivo lieve, che sfrutta le potenzialità terapeutiche dell’arte.
All’interno della “Bottega dell’Arte” del centro IRCCS di Brescia, 120 pazienti saranno coinvolti in un laboratorio creativo basato sull’uso della carta: strappi, collage, impasti e riciclo di materiali daranno vita a opere nuove, stimolando intuizioni, emozioni e capacità espressive. Un gruppo sarà trattato con il mix tra riabilitazione cognitiva classica e arteterapia, l’altro fungerà da gruppo di controllo.
“Disegnare, modellare, creare: queste attività possono diventare la loro principale occupazione quotidiana, offrendo serenità, gratificazione e un modo alternativo di comunicare, anche quando le parole si fanno più rare”, ha sottolineato la Prof.ssa Alessandra Mocali, presidente di Airalzh Onlus.
Nuovi bandi aperti: opportunità per giovani ricercatori
Oltre ad annunciare le tre vincitrici, Airalzh ha aperto nuovi bandi di finanziamento rivolti alla comunità scientifica. C’è tempo fino al 28 aprile 2025 per candidarsi al bando AGYR 2025 (Airalzh Grants for Young Researchers), che mette a disposizione 300mila euro per progetti su diagnosi precoce, prevenzione e stili di vita.
Torna anche il bando “Art Therapy”, con 50mila euro destinati al miglior progetto sull’impiego dell’arte nel trattamento dell’Alzheimer. Per la prima volta, è stato eliminato il limite di età per partecipare, rendendo il bando accessibile a una platea più ampia di ricercatori.
Tutti i dettagli sono disponibili sul sito ufficiale:
🔗 Bando AGYR 2025
🔗 Bando Art Therapy 2025
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