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Tre cacciatori denunciati dalla Forestale del Mugello

di Leonardo Romagnoli

Personale del Comando provinciale del Corpo forestale dello Stato di Firenze, Comando Stazione di Borgo San Lorenzo, durante un normale servizio di perlustrazione del territorio volto alla verifica dell’attività venatoria, procedevano al controllo di due cacciatori in esercizio di caccia da appostamento fisso per la selvaggina minuta, con l’utilizzo di alcuni richiami vivi.
L’atteggiamento ambiguo dei cacciatori insospettiva la forestale che effettuava una perlustrazione della zona, in particolare di un’area recintata all’interno della quale erano visibili dei manufatti in muratura. Questi manufatti posti all’interno del recinto, di proprietà di uno dei due, erano a suo dire un tempo utilizzati come “roccolo” (sistema non consentito per la cattura di uccelli caratterizzato da un impianto arboreo a forma di anello, dentro il quale sono posizionate le reti e un prato centrale dove si erge una struttura a forma di torre) ed ultimamente come appostamento fisso di caccia al selvaggina migratoria minuta.
La pattuglia CfS, in prossimità del recinto, udiva il canto di uccelli e scorgeva, appese ad alberi ed arbusti, delle gabbie contenenti uccelli da richiamo, nonché la presenza di una rete di cattura, tesa ed installata fra due alberi. Dall’esterno della recinzione, il personale operante aveva l’impressione che nella rete fosse stato catturato un uccello. Il sito appariva particolarmente curato, con posizionamento ad arte della vegetazione verde e secca, debitamente potata, per rendere il luogo aperto ed attraente per l’avifauna.
Gli agenti procedevano ad appostarsi in prossimità del sito e dopo circa mezzora sopraggiungevano due persone che scavalcavano il cancello della recinzione ed una iniziava a smontare la rete.
A quel punto la p.g. interveniva accertando che nella rete era stato catturato un esemplare ancora vivo di tordo sassello che veniva sequestrato, unitamente alla rete, e liberato in natura.
Tenuto conto che il canto di uccelli proveniva dall’interno dei manufatti posti nell’area recintata, ritenendo che all’interno delle strutture fossero detenuti altri uccelli catturati illegalmente, la forestale procedeva alla perquisizione dei suddetti locali, facendo giungere sul posto il proprietario dei luoghi.forestale1
La supposizione degli agenti trovava presto conferma nel rinvenimento di altri esemplari vivi detenuti in apposite gabbie e privi del previsto anello inamovibile di identificazione, inoltre veniva trovato un tubetto di vischio (materiale adesivo solitamente utilizzato per la cattura degli uccelli), un esemplare di tordela nei cui confronti la caccia non è consentita presente all’interno del frigorifero ed abbattuta con arma da fuoco e due reti utilizzate per la cattura degli uccelli, nonché un tordo sassello privo prescritto anello inamovibile di identificazione detenuto in una delle gabbie collocate all’esterno nei pressi della rete di cattura.
Nell’ambito della perquisizione gli agenti rinvenivano anche un silenziatore di cui mancava la denuncia all’ufficio locale di pubblica sicurezza.
I presenti venivano denunciati all’A.G. per il reato di uccellagione e abbattimento avifauna non cacciabile nonché per detenzione di parte di arma da fuoco non denunciata.

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