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Toscana: nasce la prima zona silenziosa nella natura tra Pontassieve e Borgo San Lorenzo

di Leonardo Romagnoli

Nel cuore verde della Toscana, tra i rilievi che separano Pontassieve e Borgo San Lorenzo, è stata ufficialmente istituita la prima Zona Silenziosa della regione: “Poggio Ripaghera – Monte Giovi”. Un’area naturale di pregio che si distingue per i bassi livelli di rumore e per la qualità acustica che consente di ascoltare, senza interferenze, i suoni autentici della natura.

Un’iniziativa che segna un passo importante verso una nuova cultura del paesaggio sonoro, sostenuta dai due Comuni protagonisti del progetto e realizzata con il supporto tecnico dell’azienda specializzata iPOOL, da tempo attiva nella mappatura e nella tutela della qualità acustica.

Cos’è una Zona Silenziosa?

Secondo le direttive europee e nazionali, le Zone Silenziose sono spazi accessibili al pubblico o ad uso collettivo dove si punta a evitare l’inquinamento acustico, a preservare la qualità del suono naturale e a valorizzare i paesaggi sonori. L’obiettivo non è solo la quiete, ma la promozione di un ambiente dove la dimensione acustica contribuisce al benessere psicofisico delle persone.

Nel caso toscano, l’area di Poggio Ripaghera – Monte Giovi si distingue per un contesto naturale ancora intatto, con un paesaggio di grande valore ambientale e un ecosistema sonoro dominato da suoni naturali: il fruscio del vento tra le foglie, il canto degli uccelli, il silenzio della montagna.

Un processo di selezione rigoroso

Il cammino verso l’istituzione di questa zona ha seguito una procedura trasparente e partecipata. Tutto è cominciato con un invito rivolto dalla Regione Toscana a 270 Comuni non inseriti in agglomerati urbani, per individuare potenziali aree idonee alla creazione di Zone Silenziose.

Solo 48 Comuni hanno risposto all’appello, e di questi 12 hanno avanzato proposte preliminari. Tra questi, proprio Pontassieve e Borgo San Lorenzo sono riusciti a portare a termine con successo l’intero percorso, culminato con l’approvazione da parte della Regione e il riconoscimento ufficiale tramite il Decreto Direttoriale del 24 marzo 2022 emanato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

La Toscana capofila nella tutela del paesaggio sonoro

Con questo traguardo, la Toscana si posiziona tra le regioni più attente alla qualità acustica del proprio territorio. In un’epoca in cui il rumore ambientale è una fonte crescente di stress e disturbo per le comunità, scegliere di proteggere il silenzio naturale è una scelta controcorrente e lungimirante.

Poggio Ripaghera – Monte Giovi diventa così un simbolo di eccellenza ambientale, ma anche un laboratorio a cielo aperto per sviluppare pratiche sostenibili di fruizione del territorio. Escursioni, turismo lento, attività educative: tutto può ruotare attorno a un’idea di paesaggio che include anche il suono come risorsa da custodire.

Un modello replicabile?

La speranza è che questo esempio non resti isolato. Le Zone Silenziose possono rappresentare un nuovo strumento di pianificazione territoriale capace di coniugare tutela ambientale, qualità della vita e attrattività turistica. Le amministrazioni locali, se supportate da competenze tecniche e da una visione condivisa, possono diventare protagoniste di un modello innovativo di gestione del territorio.


In sintesi, la nascita della prima Zona Silenziosa della Toscana tra Pontassieve e Borgo San Lorenzo non è solo una notizia locale, ma un segnale forte di attenzione verso il futuro della qualità ambientale. Un piccolo passo per una regione che fa della bellezza del suo paesaggio una risorsa da proteggere, anche – e forse soprattutto – nel silenzio.

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