Quando si entra in campagna elettorale le buche sulle strade, i marciapiedi e le strisce pedonali sono argomento di grande interesse che assurgono ad emblema di una buona o cattiva amministrazione. Ovviamente non è così, anche se lo spazio che viene riservato a questi problemi su alcuni giornali è davvero esorbitante e in alcuni casi anche fuorviante. Chi scrive ha fatto l’amministratore per qualche legislatura e da questa esperienza ho tratto una certa allergia sul modo di trattare le vicende della cosa pubblica perché spesso si mischiano cose vere con cose non vere e si fanno diventare problemi quelli che sono aspetti insignificanti della vita quotidiana.
questa mattina un’intera pagina della Nazione era dedicata alle strisce che in alcune parti di Borgo san Lorenzo stanno scomparendo e alle buche. Tralascio la parte sulle buche perché è abbastanza ovvio che solo con una situazione meteo più favorevole sarà possibile fare degli interventi risolutivi mentre quella delle strisce l’ho trovata francamente assurda e cerco di spiegare perché.
Prime regole che ogni automobilista deve rispettare in un centro abitato sono la velocità moderata e l’attenzione ai pedoni , indipendentemente o meno dalla presenza di strisce ( quanti sono i pedoni che attraversano fuori dalle strisce!), secondo chi guida non deve distrarsi con telefonini o altri strumenti che non permettono di reagire con tempestività in situazioni di pericolo. E ora veniamo al caso riportato questa mattina dalla Nazione: in viale IV novembre davanti a un noto ristorante c’è un passaggio pedonale con strisce quasi scomparse e in questo luogo un uomo è stato investito… sulle strisce, ma un intervistato dice “ ma se non ci sono le strisce”. Se questa affermazione l’ha fatta l’automobilista investitore andrebbe multato due volte perché ha investito un pedone e perché è tanto distratto da non vedere i segnali stradali.
Infatti la Nazione fa vedere le strisce ma non dice che il passaggio pedonale è segnalato da un’isola pedonale in mezzo alla carreggiata e da un cartello che riporta un uomo che attraversa le strisce sempre al centro della carreggiata, cioè l’automobilista in transito quando si avvicina vede il cartello e l’isola non certo le strisce se quindi non modera la velocità e non dà la precedenza ai pedoni commette un’infrazione grave.
Le strisce non c’entrano un tubo ( in alcune città europee dove ci sono simili segnalazioni a volte non ci sono neppure le strisce) perché ci sono tutti gli elementi per avvisare l’automobilista attento della presenza di un passaggio pedonale. Quando furono inserite le isole pedonali sui viali a Borgo san Lorenzo avevano proprio lo scopo di segnalare i passaggi e tutelare i pedoni , soprattutto anziani, durante l’attraversamento perché nonostante le strisce si erano verificati troppi incidenti alcuni dei quali addirittura mortali.
Proseguendo da Viale IV Novembre a Viale Kennedy la musica non cambia e in questo caso dove non è presente l’isola pedonale sui marciapiedi ai lati dei passaggi pedonali ci sono i cartelli che li indicano sia a destra e che a sinistra. Il problema non sono le strisce ma chi guida a velocità sostenuta all’interno di un centro abitato e mentre guida si distrae al telefono. SE c’è una cosa che si può fare per migliorare i passaggi pedonali non è tanto la ripittura delle strisce( che va fatta ma non è la fine del mondo) ma una corretta illuminazione notturna che evidenzi la segnaletica , il percorso di attraversamento e l’eventuale pedone sul marciapiede.
Ultimamente mi capita spesso di girare a piedi per tutto Borgo san Lorenzo e devo dire che noi automobilisti ( perché anch’io faccio parte di questa categoria) raramente rispettiamo la precedenza dei pedoni specie sui viali e proprio oggi mentre attraversavo su righe ancora ben visibili mi sono trattenuto dal proseguire perché ho visto che l’auto che stava arrivando era guidata da una persona che si sbracciava con il telefonino all’orecchio che , infatti, non mi ha neppure notato (e non sono proprio invisibile) e non ha rallentato la sua corsa..
Leonardo Romagnoli
