Sisma Mugello, Rossi: “Entro 30 giorni perizie su tutti gli immobili inagibili”e contributi per le famiglie

Sisma Mugello, Rossi: “Entro 30 giorni perizie su tutti gli immobili inagibili”

“Faremo tre assemblee nelle prossime settimane, due a Barberino e una a Scarperia, con le quali ci confronteremo con le persone che ancora oggi sono fuori dalle loro case dopo il terremoto del 9 dicembre scorso. Sarà l’occasione per dettagliare le perizie che la Regione pagherà e che gli ingegneri compiranno entro 30 giorni, perizie necessarie per capire l’entità degli interventi affinché le circa 800 persone oggi sistemate altrove possano ripristinare l’agibilità degli immobili nei tempi più rapidi possibili. Ciò avverrà grazie anche all’azione tempestiva del governo che ieri ha firmato l’ordinanza che ci consente di agire in tempi molto rapidi”, lo ha detto stamattina il presidente Enrico Rossi al termine della riunione operativa tenutasi a Firenze con i sindaci di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, e di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti; il consigliere della Città Metropolitana Massimo Fratini; il direttore regionale dei Vigili del Fuoco Giuseppe Romano e gli assessori Federica Fratoni, Stefano Ciuoffo e Vittorio Bugli.

In questo momento le ordinanze di inagibilità sono 115 a Barberino del Mugello e coinvolgono 778 persone mentre a Scarperia sono 28 e interessano 30 cittadini. Di queste 808 persone 106 sono alloggiate in albergo e 702 hanno trovato una sistemazione autonoma.

“Il confronto con questi cittadini, con la popolazione colpita dal sisma è importante perché ci sono molti aspetti da chiarire, dettagliare sulle modalità delle perizie, sui contributi, sulle imposte, sulle detrazioni fiscali per gli interventi di ripristino (vedi scheda sotto, ndr), ma anche perché l’ascolto è per noi fondamentale per rispondere al meglio ai bisogni che sono emersi in questo mese e mezzo”, ha continuato Rossi. “Durante le assemblee, che terremo grazie alla grande disponibilità dei sindaci interessati, presenteremo anche un programma di formazione su ciò che va fatto in caso di terremoto grazie alla collaborazione tra i Vigili del Fuoco e la Protezione civile”.

Rossi ha infine fatto propria la proposta del direttore regionale dei Vigili del Fuoco per istituire un distretto dei Vigili che comprenda le zone appenniniche di Emilia-Romagna e Toscana. “Si tratta di una zona ad alto rischio sismico, e io vorrei che prima o poi si pensasse a realizzare un vero e proprio Piano per l’Appennino, e pensiamo che in questo modo si possa rispondere meglio alle eventuali emergenze future. Purtroppo quando il terremoto batte non sta a guardare i confini, e una migliore organizzazione non può che giovare alle eventuali operazioni di soccorso. Nei prossimi giorni scriverò una lettera sia al Ministero degli Interni che alla Regione Emilia-Romagna”. Rossi ha mostrato infine la massima disponibilità affinché Barberino del Mugello sia dotata di una sede dei Vigili del Fuoco, magari in prossimità operativa con le associazioni del volontariato.

Sisma Mugello, Rossi commissario per la ricostruzione. I contributi per le famiglie

 

Un contributo che andrà dai 400 fino a un massimo di 900 euro mensili per l’autonoma sistemazione destinato a tutti quei nuclei familiari con l’abitazione principale inagibile. Un altro contributo nel limite massimo di 25mila euro a ciascun proprietario di un immobile danneggiato, se prima casa, da utilizzare per il ripristino in tempi rapidi della sua funzionalità. Sono le buone notizie per la popolazione dei comuni mugellani colpiti dal sisma del 9 dicembre che ha comunicato oggi il presidente Enrico Rossi, nominato commissario per la ricostruzione dall’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile nazionale.

Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che ha destinato ai comuni mugellani 4 milioni di euro, Rossi ha fatto il punto sulle azioni compiute e quelle da intraprendere nei territori colpiti a un mese dal sisma. Con Rossi, i sindaci di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, di Scarperia e San Piero, Federico Ignesti, di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, gli assessori Federica Fratoni, Vittorio Bugli e Stefano Ciuoffo.

In qualità di commissario Rossi ha tempo 40 giorni per elaborare un piano di interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dal sisma oltre ad interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Al tempo stesso il piano dovrà contenere le azioni di ripristino, anche con procedure di somma urgenza, della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e tutte le misure necessarie a garantire la continuità amministrativa nei comuni e nei territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea.

Ecco, nel dettaglio, i contributi che verranno assegnati.

Contributo per l’autonoma sistemazione

Ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata il commissario Rossi darà un contributo per l’autonoma sistemazione stabilito rispettivamente in 400 euro per i nuclei monofamiliari, in 500 euro per i nuclei familiari composti da due unità, in 700 euro per quelli composti da tre unità, in 800 per quelli composti da quattro unità, fino ad un massimo di 900 euro mensili per i nuclei familiari composti da cinque o più unità. Qualora nel nucleo familiare siano presenti persone di età superiore a 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensi li per ognuno dei soggetti indicati anche oltre il limite massimo di 900 euro mensili previsti per il nucleo familiare.

Contributo per interventi di pronto ripristino

Nell’ambito degli interventi di prima assistenza alla popolazione, per favorire l’immediato utilizzo del patrimonio edilizio privato danneggiato da parte dei nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata danneggiata e sgomberata, il commissario Rossi, avvalendosi della collaborazione dei sindaci, assegna un contributo al proprietario dell’immobile nel limite massimo di euro 25.000 euro per unità immobiliare, da utilizzare per il ripristino in tempi rapidi della funzionalità degli immobili, mediante la realizzazione di interventi di manutenzione straordinaria volti a ristabilire le condizioni ante evento degli immobili danneggiati e, ove necessario, a rinnovare e sostituire, o eventualmente rinforzare, le parti strutturali danneggiat e attraverso interventi di riparazione.

Infine, il presidente Rossi, in qualità di commissario delegato, ha 60 giorni di tempo per censire i danni alle famiglie e alle attività produttive che hanno spese di ripristino superiori ai 25mila euro.

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