Parlano i Giovani: Social e istruzione.
La politica deve cambiare linguaggio
Serata per Bonaccini e Mercanti due ventenni presentano un documento sul diritto allo studio a Bernard Dika
Le nuove generazioni si sentono abbandonate dalla società̀ moderna, così lentamente si allontanano dalle istituzioni e dalla vita pubblica, per ritirarsi nel rifugio dei social. In ultima analisi quello che viene a mancare è la volontà̀ di farsi carico delle proprie responsabilità̀.
Inizia così il documento sul Diritto allo studio presentato da due ragazzi di venti anni Leonardo Buti e Andrea Nardoni, illustrato a Bernard Dika, consigliere delegato alle politiche giovanili della Regione Toscana.
Tante persone e molti giovani all’iniziativa organizzata dal Comitato Mugello per Bonaccini e coordinata dalla Consigliera alle pari Opportunità di Borgo San Lorenzo Stefania Ciardi, referente del Comitato Diritti e scuola per Bonaccini
Un momento di riflessione dove è emerso la necessità della politica di confrontarsi con un nuovo linguaggio, quello di internet. Dove i ragazzi hanno evidenziato i pericoli, ma anche la necessità come società di crescere nell’utilizzo di tale strumento, strategico per l’informazione
Temi concreti, proposte concrete. A chiudere un appassionato discorso di Bernard Dika che ha stimolato i tanti ragazzi in sala, che ha parlato di una riforma dell’istruzione che tenga conto del cambiamento storico e che valorizzi le potenzialità del singolo.
Il Pd che Stefano Bonaccini e Valentina Mercanti promuovono è proprio questo, un partito democratico che non parla solo dei giovani, ma li consegna il microfono per parlare. Questo è il cambiamento, questo è il nuovo. Il 26 febbraio si terranno le primarie per il candidato segretario nazionale e per quello regionale scegliete la concretezza, scegliete Bonaccini e Mercanti
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