Senza fissa dimora, “sì alla residenza virtuale nei Comuni della Metrocittà Firenze”

Ogni Comune “si deve dotare degli strumenti per censire tutti i cittadini e le cittadine sul proprio territorio e garantire loro i diritti fondamentali costituzionalmente garantiti. Sembra un’ovvietà, ma senza una residenza anche l’assistenza più elementare, come quella sanitaria, può diventare un problema. Un impegno in questo senso assume un’importanza non solo formale, ma sostanziale, per garantire il benessere di tutti”.
Per Enrico Carpini, capogruppo di Territori beni comuni in Città Metropolitana, “è quindi una buona notizia quella dell’impegno assunto dal Consiglio comunale di Firenze, con una risoluzione votata su iniziativa dei consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune, a farsi promotore affinché tutti i comuni della Città Metropolitana si dotino di una via ‘fittizia’ dove stabilire la residenza virtuale di eventuali senza fissa dimora”.

E’ lecito aspettarsi, adesso, che l’ente metropolitano eserciti la propria funzione di coordinamento dei Comuni per uniformarli, ed impedire che chi correttamente consente l’iscrizione anagrafica a tutti non venga penalizzato da richieste provenienti da altri territori meno attenti ai diritti dei suoi cittadini.