Sarà il comune di Barberino a far realizzare i container per uffici comunali e postali danneggiati dal terremoto

Il presidente della regione Toscana Enrico Rossi nella sua qualità di commissario per gli interventi riguardanti i danni causati dal terremoto del dicembre scorso, ha incaricato il Comune di Barberino quale soggetto attuatore di  opere utili al ripristino della funzionalità di alcuni servizi pubblici , quali le poste, gli uffici comunali e una sala del culto, mediante la collocazione provvisoria di container in area di proprietà comunale.
La Regione ha stabilito anche procedure più snelle per permettere  quanto prima la realizzazione del progetto.
L’installazione dei container potrà essere effettuata in difformità delle previsioni urbanistiche comunali, provinciali e regionali e potranno restare in funzione per un anno nel rispetto comunque delle normative igienico-sanitarie, antincendio e antisismiche.
Procedura semplificata anche per la gestione e lo smaltimento delle eventuali terre di scavo derivanti dalle opere di installazione dei container. Qualora questa terre risultassero non contaminate potranno essere utilizzate per opere sul luogo dell’intervento o in area diversa, “qualora il materiale presso il sito di deposito temporaneo sia costituito da sedimenti non pericolosi provenienti da acque superficiali o da loro pertinenze idrauliche, esso potrà  essere ricollocato nello stesso ambito da cui proviene, tenuto conto delle destinazioni d’uso delle aree interessate ai fini della compatibilità analitica.”

Il comune potrà ovviamente avvalersi di altri soggetti per la realizzazione materiali degli interventi anche se  questo non è specificato nell’atto pubblicato sul Burt della regione nella giornata di oggi.

PARTE I n. 14 del 18.3.2020

ORDINA
1. per i motivi espressi in narrativa, di individuare il Comune di Barberino quale soggetto attuatore degli interventi di ripristino, con modalità temporanee mediante la collocazione di container in area di proprietà comunale, della funzionalità di alcuni servizi pubblici quali il servizio postale, gli uffi ci comunali e la sala di culto;
2. di disporre che il Comune, nell’ambito dell’attuazione o approvazione degli interventi di cui al comma 1, possa utilizzare le seguenti disposizioni derogatorie:
A. l’installazione dei container possa essere effettuata in difformità dalle previsioni urbanistiche comunali, provinciali e regionali ai sensi dell’art. 1 comma 7 dell’OPCM 16 gennaio 2020 n. 627;
B. sono derogate la lettera e bis) del comma 1 art. 6 del DPR 380/01 e la lettera c ) del comma 2 dell’art.136 della L.R. 65/2014, limitatamente al tempo massimo di 90 giorni dopo il quale le opere debbano essere rimosse, disponendo un tempo massimo di un anno e fermo restando il rispetto delle altre normative di settore aventi incidenza
sulla disciplina dell’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all’efficienza energetica, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al  decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
C. in deroga all’art. 8 del D.L. 133/2014, conv. in L. 164/2014 e al D.P.R. 13 giugno 2017, n. 120 è definita la procedura per la gestione delle terre e rocce da scavo
definita in narrativa;
3. di trasmettere la presente ordinanza al Comune di Barberino e al Dipartimento di Protezione Civile;
4. di pubblicare la presente ordinanza ai sensi dell’art. 42 D.lgs. 14/03/2013 n. 33 nel sito www.regione.toscana.it/regione/amministrazione-trasparente alla voce Interventi
straordinari e di emergenza.
Il presente atto è pubblicato sul B.U.R.T. ai sensi degli articoli 4, 5 e 5 bis della l.r. 23/2007 e sulla banca dati degli atti amministrativi della Giunta regionale ai sensi
dell’art. 18 della l.r. 23/2007.

Il Commissario delegato
Enrico Rossi

I commenti sono chiusi.