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Rinnovare la pubblica amministrazione con nuove assunzioni: le proposte della Cgil

di Leonardo Romagnoli

Un piano di assunzioni nella Pubblica amministrazione, a tutela dei servizi e a vantaggio dell’economia: una nota della Cgil

giorgettii

L’aggiornamento da parte di Istat sui dati della disoccupazione, e soprattutto della disoccupazione giovanile che continua a crescere, rende non più rinviabile una discussione sulla necessità di creare occupazione a partire da un investimento diretto da parte delle pubbliche amministrazioni, anche nel territorio di Firenze. Per questo proponiamo tre motivi per cui assumere.

L’ultimo decennio è stato caratterizzato dalla riduzione della spesa per il personale e dal blocco del turn over, e ci ha consegnato una pubblica amministrazione con lavoratori sempre più anziani, e sempre più povera nei servizi da erogare ai cittadini ed alle imprese. C’è una prima necessità di assumere a sostegno dei servizi esistenti, che è sotto gli occhi di tutti e si è manifestata con forza in sanità con il caos dei Pronto Soccorso, punta dell’iceberg di un sistema prossimo al collasso, dove bisogna introdurre nuovo personale in ogni articolazione; oppure nei nostri Tribunali dove la carenza di personale rallenta la macchina della Giustizia, uno degli elementi di competitività più importanti per un territorio. Negli enti locali la caduta dell’occupazione è arrivata al punto di non sostenere la capacità degli enti di realizzare opere ed investimenti; il caso più emblematico è quello della Città metropolitana, dove una riforma pasticciata ha tolto le professionalità necessarie ad un ente di programmazione così strategico.

Ci sono altri due motivi per assumere, in linea con le proposte del Piano del Lavoro della Cgil. Realizzando un piano di assunzioni si permetterebbe, allo stesso tempo, l’innovazione della pubblica amministrazione attraverso una staffetta generazionale e la creazione di nuovo lavoro che sostenga i bisogni emergenti di una società in cambiamento.

Gli ambiti di intervento potrebbero essere molteplici e tutti incrociano le vertenze che in questi anni abbiamo portato avanti come Funzione Pubblica Cgil di Firenze: nuovi e maggiori servizi partendo dai servizi alla prima infanzia, dall’integrazione socio sanitaria nel territorio, dai servizi per il lavoro, per la fruizione dei beni culturali, per l’igiene delle nostre città, per la sicurezza delle nostre comunità, per le manutenzioni ambientali che salvaguardino il territorio fuori dall’emergenza ma anche investimenti nella protezione civile e per i vigili del fuoco, che prima di essere eroi sono lavoratori pubblici i quali, come tutti gli altri, devono essere messi nelle condizioni di lavorare.

Una pubblica amministrazione che sia la spina dorsale del sistema Paese in grado di rispondere alle tante domande che vengono dai cittadini, dai lavoratori e dal sistema produttivo è la premessa per innescare un circolo virtuoso nella società capace di far ripartire l’economia. Crediamo che la ristrutturazione della pubblica amministrazione attraverso l’investimento in lavoro diretto di giovani possa essere sostenibile in termini economici e sociali, come siamo sicuri che proseguire nell’attuale politica di tagli al personale e ai servizi ci spinga sempre più nella spirale di crisi e disoccupazione.

Alessandro Giorgetti
FP cgil Firenze

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