E’ in vigore il decreto del Ministero dell’Economia che detta criteri e modalità per la rinegoziazione da parte dei comuni dei mutui rimasti nella titolarità del ministero e formalmente gestiti dalla Cassa Depositi e prestiti.
Diversamente dalle tradizionali rinegoziazioni basate sul principio dell’equivalenza finanziaria, l’operazione deve assicurare l’effettiva riduzione del valore finanziario delle passività totali. La rinegoziazione riguarderà, infatti, i mutui per i quali il tasso di interesse dei nuovi piani di ammortamento previsto dal decreto risulti inferiore a quello dei piani di ammortamento originari, ferme restando i requisiti per l’ammissione alla rinegoziazione.(vedi decreto allegato)
Il perfezionamento dell’operazione avverrà tramite il portale della Cassa depositi e prestiti che nei prossimi giorni comunicherà la data di avvio ufficiale dell’operazione, a decorrere dalla quale gli enti disporranno di 20 giorni lavorativi per aderire.
Sul sito del Mef-Dipartimento del Tesoro sono disponibili il testo del decreto, lo schema di contratto con Cdp, e l’elenco delle posizioni debitorie di ciascun ente locale.
La misura va incontro all’esigenza da tempo rappresentata dall’Anci di pervenire a soluzioni che alleggeriscano gli oneri da rimborso prestiti che gravano sui Comuni a causa di interessi oltremodo onerosi e non più coerenti con i valori attuali di mercato. Poiché, tuttavia, l’operazione in questione investe una quota piuttosto limitata dello stock di debito comunale, permane l’esigenza di un intervento più radicale e generalizzato di ristrutturazione del debito del comparto che consenta di liberare importanti risorse per i servizi e gli investimenti. L’Anci auspica pertanto un sollecito riavvio del confronto sul tema e che interventi idonei possano trovare spazio già nella prossima legge di bilancio.
I comuni del territorio Mugello e Valdisieve che potrebbero essere interessati al provvedimento sono . Dicomano, Firenzuola, Marradi, Vaglia, Vicchio, San Godenzo e Pelago.
Dicomano ha attivi 8 mutui con un residuo al 1 gennaio 2019 di 608.000 con un tasso di interesse fisso tra il 4,02 e il 4,7 % con data di scadenza dell’ammortamento al 31 dicembre 2034.
A Firenzuola i mutui sono ben 12 con scadenza al 31 dicembre 2029 per un totale residuo al 1 gennaio scorso di 1.168.000 euro , con un tasso di interesse che va dal 3,8 al 4,7. Al tasso più alto c’è solo un mutuo ma è quello con il residuo più consistente di oltre 663 mila euro.
A Marradi i mutui a tasso fisso sono 4 con un tasso superiore al 5% per un totale di 240 mila euro con scadenza al 2030 e uno al 2025.
Pelago figura con tre mutui scadenza il 2023 con un residuo abbastanza modesto di poco superiore a 72 mila euro.
San Godenzo due mutui per un totale residuo di 32.500 euro ad un tasso 4,6 e 4,75% e scadenza a fine del 2023.
Vaglia 2 mutui tasso fisso 4,45 e 4,75 scadenza fine 2023 con un residuo di 101 mila euro.
Infine Vicchio figura nell’elenco con un solo mutuo a tasso fisso 4,65% scadenza il 31/12/2023 e un residuo di 71 mila euro.
Leonardo Romagnoli
19.9.19