Riaprirà con quasi un mese di anticipo la SP 130 di Monte Morello, arteria strategica che collega il Mugello con la piana di Firenze, Calenzano e Prato. La nuova data fissata è il 23 luglio 2025, quando, seppur con sensi unici alternati in prossimità dei cantieri, sarà di nuovo possibile percorrere l’intero tracciato.
A comunicarlo è la Direzione Viabilità Area 2 della Città Metropolitana di Firenze, che negli ultimi mesi ha lavorato per ricalibrare i tempi di intervento in seguito agli eventi franosi che, lo scorso marzo, hanno causato gravi danni alla viabilità, imponendo una chiusura totale del tratto.
Il nuovo cronoprogramma è stato possibile grazie al supporto tecnico di progettisti e imprese incaricate, oltre che agli approfondimenti emersi durante gli ultimi sopralluoghi e indagini geofisiche. Le analisi, effettuate in particolare al km 7 (località Le Torricelle), hanno permesso di sviluppare un modello geotecnico aggiornato, essenziale per le operazioni di messa in sicurezza.
I punti critici: Le Torricelle e Gualdo
Il tratto interessato dai lavori è compreso tra due località simbolo dell’intervento:
- Le Torricelle (km 7)
- Gualdo (km 11)
Proprio da queste due zone partono le operazioni fondamentali per il consolidamento e la messa in sicurezza del versante. Il passaggio, una tantum, di un escavatore da 300 quintali con braccio da 9 metri è stato autorizzato in via straordinaria per consentire l’avvio delle attività di rimozione dei materiali instabili al km 11. Una volta raggiunta l’area, il mezzo resterà a disposizione nel cantiere per tutta la durata delle operazioni.
Limitazioni e accessi controllati
Nonostante l’ottimismo sul fronte dei tempi, restano in vigore alcune limitazioni. Il transito dei mezzi più pesanti da Sesto Fiorentino continuerà a non essere consentito per motivi di sicurezza. Tuttavia, veicoli di minori dimensioni potranno accedere fino a Gualdo per allestire i cantieri e supportare le attività logistiche. Sarà consentito anche l’accesso ai residenti, ai mezzi di soccorso e ai turisti che soggiornano lungo il tratto interessato, come già avviene nei casi analoghi.
Fasi operative e calendario aggiornato
Il cronoprogramma aggiornato suddivide le fasi operative in tre periodi distinti:
- 21 maggio – 1 luglio 2025:
- Inizio lavori al km 7 (Le Torricelle)
- Avvio lavori al km 11 (Gualdo) dal 9 giugno
- Accesso consentito solo a residenti, turisti pernottanti e mezzi di soccorso
- Riapertura a senso unico alternato del tratto Gualdo prevista per il 1° luglio
- 1 – 23 luglio 2025:
- Proseguono i lavori al km 7
- Gualdo resta aperto a senso unico alternato
- Accesso regolamentato al resto del tratto
- Dal 23 luglio 2025:
- L’intera SP 130 sarà riaperta al traffico con sensi unici alternati nelle aree di cantiere
Costi in aumento ma tempi ridotti
Accelerare i tempi ha però comportato un incremento dei costi stimato attorno al +17%, legato soprattutto a un maggiore impiego di mezzi e personale, alla movimentazione e stoccaggio temporaneo dei materiali rimossi, e agli oneri aggiuntivi per la sicurezza. Una scelta che la Città Metropolitana ha deciso comunque di sostenere, vista la strategicità del collegamento e le esigenze della cittadinanza.
La SP 130 di Monte Morello è infatti una delle arterie principali di collegamento tra il Mugello e la piana metropolitana fiorentina, utilizzata quotidianamente non solo dai pendolari ma anche dai mezzi di soccorso, dai servizi pubblici e dagli operatori del turismo e dell’agricoltura.
Un intervento strategico per l’intera area metropolitana
L’intervento, seppur complesso, rappresenta un tassello fondamentale nella strategia di manutenzione e prevenzione del rischio idrogeologico in un’area fortemente soggetta a fenomeni franosi e meteorologicamente instabile. Le azioni in corso, spiegano i tecnici, hanno anche una valenza preventiva: oltre a ripristinare il transito, contribuiranno a garantire la stabilità futura del tracciato stradale, rendendolo più sicuro e resiliente.
L’anticipo dei tempi di riapertura rappresenta una buona notizia per residenti, pendolari, aziende agricole e turistiche, ma anche per le istituzioni locali che avevano sollecitato una soluzione rapida e concreta dopo le frane di marzo.
La SP 130 tornerà dunque presto a essere una dorsale vitale per la mobilità e la connessione tra montagna e pianura, offrendo a cittadini e lavoratori un’infrastruttura più sicura, pur con qualche inevitabile disagio temporaneo. Un piccolo ma importante passo verso una viabilità più efficiente, resiliente e al servizio delle comunità del territorio.