Relazione sull’incontro con i vertici dell’Azienda USL Toscana Centro  sull’ospedale di Borgo

OSPEDALE DEL MUGELLO

Relazione sull’incontro con i vertici dell’Azienda USL Toscana Centro 

Sala Ghiberti dell’ospedale di S. Maria Nuova, 29 ottobre 2019, ore 16:

incontro con 3 rappresentanti dei vertici dell’Azienda Usl Toscana Centro.

L’incontro a Firenze mi è stato proposto dal d.re Morello (direttore generale della Usl ), dal d.re Gori (direttore sanitario di S. maria Nuova) e dal d.re Bassetti (direttore sanitario dell’ospedale Mugello).

Dei 3 era presente solo il d.re Bassetti; gli altri due, improvvisamente e imprevedibilmente impossibilitati a partecipare, si sono fatti sostituire il primo da una d.ssa di cui non conosco il nome e il secondo dal vicedirettore sanitario di S.Maria Nuova.

Avrei potuto ritenermi offesa, e a ragion veduta, per quella diserzione, ma ho preferito soprassedere ed approfittare comunque dell’occasione, per parlare con i presenti dei problemi, divenuti quasi cronici, del nostro distretto ospedaliero, visto che, in un precedente incontro a quattr’occhi col d.re Bassetti non avevo avuto tutte le risposte richieste.

Così, quel pomeriggio del 29 ottobre, dopo essermi soffermata sulle peculiarità del territorio del Mugello,  ho messo sul tavolo la necessità di:

intensificare, migliorandoli, i rapporti con i medici di base;

riportare il reparto neonatalità/maternità  all’eccellenza che era stato in passato.

 mettere una tac dedicata al Pronto Soccorso;

 sostituire la tac, oramai obsoleta, dei laboratori di diagnostica.;

riorganizzare il Pronto Soccorso, carente numericamente di personale, tecnologicamente sguarnito e con spazi inadeguati;

adeguare  il reparto di rianimazione;

ripensare all’avvenuta soppressione del servizio della terapia degli anticoagulanti, facendo presente, tra l’altro, che il Cumadin sembra essere ormai un farmaco superato;

 –provvedere tempestivamente alla nomina di un dirigente per Diabetologia visto che l’attuale   sta per andare in pensione;

riadeguare l’organizzazione del reparto di oncologia;

avere, oltre alla sala operatoria per gli “interventi programmati” e la sala per le “urgenze”,  anche una terza sala per le “emergenze”;

– riorganizzare Medicina generale,

– implementare il servizio di radioagnostica onde sveltirlo ed accorciare le liste d’attesa, dotandolo di organico necessario al pieno utilizzo delle macchine (per es. al momento l’ecografista viene una sola volta a settimana e la macchina è sottoutilizzata, costringendo i cittadini a rivolgersi altrove, anche nel privato);

valorizzare ortopedia che avrebbe tutti i titoli per divenire un’eccellenza;

appurare perché le donne del Mugello vengono indirizzate a Ponte a Niccheri per la chemioterapia;

– capire il motivo che spinge il 118 a portare gli “infortunati” verso altri ospedali;

pensare seriamente alla prevenzione, con la consapevolezza che la salute garantita ad ogni individuo dall’articolo 32 della nostra costituzione, non è solo salute fisica, ma anche mentale e sociale;

-migliorare il servizio delle “cure intermedie.

Insomma ho esposto le criticità già riscontrate da tempo ma non ancora   sanate.

Il colloquio è stato lungo  (c. 2 ore e ½ ) e molto partecipato; su qualcosa i presenti  hanno convenuto, su altre non si sono pronunciati;  il vicedirettore di S. Maria Nuova, ha tenuto a dirmi  che l’ospedale del Mugello risulta essere uno dei migliori della Usl Toscana Centro; il D.re Bassetti ha assicurato che gli è stata garantita la sostituzione del dirigente di diabetologia e il prosieguo del servizio.

Impossibile riportare qui tutta la discussione, ma è necessario soffermarsi  un po’ su quanto detto riguardo ai lavori di ampliamento e adeguamento antisismico della struttura dell’Ospedale.

Ho consegnato ai presenti copia del verbale del Consiglio dell’Unione del 3 maggio del 2018 (avrebbe dovuto provvedere all’invio di quel verbale l’allora Presidente dell’Unione, sindaco Omoboni).

Nel corso di quel consiglio, il gruppo dirigenziale della Usl Toscana Centro,  l’ingegner Meucci (responsabile del progetto di ristrutturazione dell’edificio) e la consigliera regionale Capirossi,  presentarono il progetto di ristrutturazione  e riqualificazione con relativo cronoprogramma con un impegno di spesa di 36 mln.

Sottolineando il mio dispiacere per l’assenza del D.re Morello ho pregato che gli consegnassero il verbale come promemoria di quanto garantito a suo tempo e perché possa dare quelle risposte che, al momento del consiglio, disse di non essere in grado di poter dare.

Nel consegnarlo ho mostrato il cronoprogramma che dava per terminato, entro il 2019, l’adeguamento antisismico, mentre non sembra ancora neanche seriamente iniziato.

Hanno dovuto ammettere che i tempi sono slittati. ( ma ce ne eravamo accorti anche da soli)

Nel consegnare il verbale ho ribadito la mia ferma convinzione che solo la ricostruzione può garantire stabilità ed efficienza nel lungo tempo ed ho letto  loro un’affermazione, a parer mio inquietante, dell’ingegner Meucci che qui riporto fedelmente:

Lo studio ha messo in evidenza la necessità di procedere, anche ai fini dei futuri progetti di riqualificazione dell’ospedale, ad un rilievo delle reti impiantistiche presenti nei locali tecnici al piano inferiore dell’edificio, reti che si presentano complesse e per le quali non è disponibile una sufficiente documentazione di rilievo e progettuale”

Ho fatto notare che i locali tecnici al piano inferiore dell’edificio sono proprio quelli interessati all’installazione dei dischi per l’antisismica.

Alla fine del colloquio siamo rimasti d’accordo che mi avrebbero mandato la nuova tempistica con gli scaglioni degli interventi e relativo impegno  di  spesa.

Al momento, nonostante i solleciti, niente mi è pervenuto.

Non hanno intenzione di mandare queste informazioni?

Può essere, ma dovrebbero capire che non è corretto mantenere il silenzio.

Probabilmente sarà necessario un movimento di piazza e/o  richiedere un nuovo Consiglio dell’Unione, aperto alla cittadinanza e con la presenza della dirigenza dell’Azienda Usl Toscana Centro e l’Assessore alla salute della Regione.

Ovviamente prima delle prossime elezioni regionali.

Approfitto per informare che la raccolta delle firme ha raggiunto quasi quota 500, ma poiché i Mugellani sono più di 60.000, riprenderemo al più presto, pioggia permettendo,  a chiedere ancora adesioni per il sostegno al Comitato.

Sandra Cerbai

Presidente del comitato per la salvaguardia dell’Ospedale del Mugello

 

 

 

 

 

 

 

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