Recovery fund in Toscana. Il 30% alle aree interne

Recovery Fund e aree interne, Niccolai (Pd): «Aree interne 30% del territorio a cui spetta il 30% delle risorse»

La Commissione istituzionale per il sostegno, la valorizzazione e la promozione delle aree interne della Toscana del Consiglio regionale ha approvato a l’unanimità un importante atto di indirizzo nei confronti della Giunta regionale.

«Se le aree montane, rurali e periferiche costituiscono il 30% del nostro territorio regionale devono essere destinatarie di almeno il 30% delle risorse che arriveranno in Toscana con il recovery fund – spiega Marco Niccolai, Presidente della Commissione – Per realizzare questo obiettivo riteniamo necessario che la Regione si doti di una struttura che abbia il compito di supportare i comuni e le province nella fase di progettazione, una fase complicata che richiede professionalità specifiche che spesso i piccoli enti non possono avere nel loro organico interno. Si tratta di un’azione molto importante perché senza progetti non si intercettano le opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e, più in generale, della prossima programmazione comunitaria. Oltre a questo chiediamo alla Giunta di potenziare gli strumenti di finanziamento delle attività di progettazione dei Comuni e delle Province: senza progetti non è possibile intercettare le risorse. I Comuni delle aree interne ci chiedono di supportarli con forza».

«In questi mesi si è parlato molto di recovery fund e adesso che si è concretizzato con il documento che il Governo italiano ha inviato all’Unione Europea abbiamo voluto dare degli indirizzi all’amministrazione regionale – aggiunge Niccolai – Il tema delle aree interne è un tema trasversale a tutte le missioni del piano ma le difficoltà economica e sociale che queste zone stanno attraversano necessitano di azioni incisive che favoriscano l’inclusione e il superamento delle disuguaglianze territoriali, e rendano possibile il ripopolamento dei borghi montani, la riscoperta di mestieri tradizionali, la diffusione della connessione con banda ultra larga e piena la connettività degli istituti scolastici toscani. Parliamo di aree che vivevano una crisi e un fenomeno di spopolamento già prima della crisi legata al Covid e che adesso rischiano di pagare un prezzo ancora più alto.  Il recovery fund si presenta come una grande opportunità che deve essere utilizzata con lungimiranza».

I commenti sono chiusi.