Ponti di Vallina: il Tar respinge i ricorsi presentati

Ponti di Vallina: respinti dal Tar i due ricorsi presentati dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio e da Italia nostra
Può ripartire quindi l’iter per la realizzazione dell’opera che consentirà l’attraversamento dell’Arno, sostenuta da Regione e Enti Locali interessati
 
Riparte il percorso per la realizzazione della variante alla S.S. 67 con i ponti di Vallina. Il Tar ha infatti respinto i due ricorsi presentati dalla Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio e da Italia nostra contro la delibera di Via (Valutazione di impatto ambientale) che aveva completato l’iter progettuale dell’opera.
In virtù di questa sentenza può dunque essere avviata la realizzazione di un’opera da 55 milioni che, attraverso due ponti, consentirà l’attraversamento dell’Arno, permettendo di smaltire e decongestionare il traffico da e per Firenze. Un’opera fortemente sostenuta, oltreché dalla Regione, anche dagli enti locali interessati, i comuni di Bagno a Ripoli, Fiesole e Pontassieve.“Siamo soddisfatti di questo risultato” commenta l’assessore regionale a mobilità e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli.Questo pronunciamento del Tar – prosegue – è di fatto un via libera decisivo per la realizzazione di un’opera che snellirà fortemente il traffico da e per Firenze con evidenti benefici per la qualità della vita dei residenti. Ora dobbiamo ripartire mantenendo lo stesso spirito che ha contraddistinto tutto l’iter progettuale: e cioè la ricerca di soluzioni il più possibile condivise e attente al rispetto dei delicati equilibri paesaggistici e ambientali. Un lavoro, questo, che ci è stato riconosciuto pienamente anche nel dispositivo della sentenza”.

Si tratta di una bellissima notizia – commenta il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini -. La sentenza del Tar conferma che le istituzioni locali non solo hanno fatto un lavoro amministrativo corretto ma soprattutto che hanno mantenuto sempre alta e in primo piano l’attenzione per gli aspetti paesaggistici e ambientali per la realizzazione del doppio ponte di Vallina, un’opera strategica per la mobilità di tutta l’area a sud di Firenze inserita in un contesto di pregio che va rispettato. Un’opera importante anche per la sicurezza e la salute delle nostre comunità. Adesso tutti al lavoro insieme – Anas, Regione, Comuni, Soprintendenza, cittadini e imprese – per riattivare l’iter dell’opera, condividere insieme ogni passaggio e renderla concreta in tempi brevi. Un ringraziamento a tutta la comunità di Vallina e di Bagno a Ripoli che ci ha sostenuto e si è attivata positivamente e a favore di quest’opera. Anche il loro contributo è stato fondamentale”.

Soddisfazione anche da parte della sindaca di Pontassieve Monica Marini, secondo cui è “una bella notizia per la Valdisieve e il Valdarno, perché il doppio ponte di Vallina permetterà un collegamento migliore con Firenze, con la futura tramvia, con l’Ospedale di Santa Maria Annunziata e con l’autostrada, rappresentando così anche un’opera strategica per il tessuto economico e produttivo. Ben consapevoli del pregio paesaggistico dei nostri luoghi, tutti noi saremo impegnati affinché lo si realizzi con il minor impatto possibile.

Sono particolarmente felice dell’esito di questo ricorso – evidenzia infine il sindaco di Fiesole Anna RavoniIl doppio Ponte di Vallina è importante per le frazioni fiesolane della Valle dell’Arno, oggi percorse da una Strada Statale molto transitata.
Con il declassamento previsto nel progetto migliorerà la qualità della vita di tutte queste frazioni e anche di quelle a monte dei Comuni della Valdisieve.
Ringrazio ANAS, la Regione e tutti i tecnici che hanno lavorato al progetto e anche i legali che hanno seguito questo ricorso”.

Il progetto, che interessa fisicamente i Comuni di Bagno a Ripoli e Fiesole (ma indirettamente, anche Firenze, Pontassieve e le aree limitrofe), si presenta come una variante dell’abitato di Vallina sulla strada statale 67 Tosco-Romagnola e prevede la realizzazione di due ponti sull’Arno per collegare la località di Vallina, nel Comune di Bagno a Ripoli, con la località di Quintole, nel Comune di Fiesole.
L’opera prevede anche un sistema di tre rotatorie (due situate nel Comune di Bagno a Ripoli ed una nel Comune di Fiesole). E’ inoltre prevista la realizzazione di un pista ciclabile e di un parco fluviale agricolo dell’Arno (lungo l’ansa del fiume sul lato Fiesole).

Comunicato Stampa Comitato Vallina – sentenza TAR Toscana

 

Finalmente è stata posta una parola fine sia al contenzioso avviato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo insieme alla Soprintendenza locale (RG 921/2019) che a quello promosso da Italia Nostra Onlus (RG 958/2019), entrambi volti a contrastare la realizzazione della “Variante dell’abitato di Vallina”. Il TAR Toscana, riunendo i due ricorsi, li ha infatti respinti in data 6 marzo 2020, ritenendo che il Procedimento di Valutazione di impatto ambientale di questa opera, così importante per risolvere le problematiche di sicurezza, traffico e collegamento viario della Valle dell’Arno, fosse corretto ed esente dalle criticità individuate dai ricorrenti. In particolare, il TAR ha ritenuto corretta la valutazione positiva sul profilo paesaggistico espressa dalla Regione e dai comuni interessati nonostante il parere contrario della Soprintendenza. Le amministrazioni, come infatti si legge nel testo della sentenza, hanno «proceduto in concreto ad esaminare anche i rilievi di ordine paesaggistico fatti valere dalla Soprintendenza stessa, cercando di superarli con ulteriori profili motivazionali».

Il TAR ha inoltre sottolineato come «il superamento delle criticità paesaggistiche» espresse dalla Soprintendenza sia supportato «dall’essere l’opera funzionale ad altri valori di rilievo costituzionale, come la tutela della salute», richiamando a tal fine il contributo della ASL, secondo  cui «le priorità di tutela della salute della popolazione sono relative alla celere realizzazione dell’opera in progetto, per evitare l’attraversamento dell’abitato di Vallina e ridurre così i livelli di inquinamento acustico ed atmosferico».

Nella citata sentenza si è voluta rendere nota anche la necessità della realizzazione dell’infrastruttura ai fini della risoluzione delle gravi problematiche di collegamento viario che interessano Firenze, la Valdisieve, il Casentino e il Valdarno fiorentino, non senza rilevare come la soluzione prescelta sia frutto di un confronto fra varie alternative progettuali.

Infine, sempre secondo il giudizio del TAR, le tante prescrizioni che hanno accompagnato l’esito positivo della valutazione di impatto ambientale pare che non abbiano celato un difetto di istruttoria «attenendo piuttosto a modalità esecutive, misure migliorative o monitoraggi dell’opera».

Alla luce di questa sentenza, ci auguriamo che l’iter per la realizzazione dell’intervento possa adesso riattivarsi celermente, anche per evitare la perdita dei finanziamenti disposti per la realizzazione dell’opera. La «Variante dell’abitato di Vallina con realizzazione di due ponti sull’Arno e riclassificazione della SP 34» menzionata nel Contratto di Programma ANAS – MIT 2016-2020. Interventi finanziati a valere sui fondi della Legge di Stabilità 2016 sezione A.4, gode infatti della completa copertura finanziaria (fondo unico di 54,36 milioni di euro) istituita dalla Legge di Stabilità 2016. È da oltre trent’anni che la popolazione aspetta e chiede con forza tale infrastruttura, sempre più indispensabile per la sicurezza degli abitati, primo fra tutti quello di Vallina, e di coloro che giornalmente transitano sulle direttrici viarie a sud di Firenze.

Come cittadini, ci auguriamo inoltre che il Ministero dei Beni Culturali e delle Attività Culturali e del Turismo, insieme alla Soprintendenza locale e ad Italia Nostra, soggetti da sempre sensibili alle tematiche dell’ambiente, possano non proseguire ulteriormente nel contenzioso. In caso contrario, si rischierebbe infatti di ritardare ulteriormente un’opera necessaria per la tutela ambientale e la salute pubblica.

Elena Mechi (per il Comitato di Vallina)

 

 

 

 

 

 

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