Più interventi di colecisti all’ospedale del Mugello e liste di attesa ridotte: ad oggi trattati già 48 pazienti in più

 

Entro la fine di aprile l’attesa per gli interventi chirurgici per calcolosi delle colecisti all’ospedale del Mugello, sarà portata a un massimo di 90 giorni. Con questo obiettivo l’ospedale di Borgo San Lorenzo risponde al programma di abbattimento delle liste di attesa della Regione Toscana per dare attuazione al quale l’Azienda Usl Toscana centro ha adottato a sua volta un piano di programmazione di sedute operatorie extra (il Piano Attuativo aziendale) per interventi con lunghi tempi attesa.
A Borgo San Lorenzo un’area a maggiore criticità era quella degli interventi di colecistectomia con attese a partire anche da un anno. Ad oggi, da quando da novembre scorso sono state avviate le sedute in più rispetto all’ordinario, l’ospedale del Mugello registra un calo della propria lista di colecistectomie conseguentemente all’incremento dell’attività di intervento.

In tre mesi, da novembre 2018 a gennaio 2019 le sedute per interventi di colecistectomia sono state 24, 8 in più al mese. In ogni seduta vengono svolti 2 interventi, quindi in tre mesi sono stati trattati un totale di 48 pazienti in più. “Gli interventi sono garantiti dal nostro personale di sala, dai nostri chirurghi e anestesisti che hanno aderito a questo progetto di abbattimento” spiega Andrea Bassetti, direttore sanitario dell’ospedale del Mugello.

Il Sindaco di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni ha dichiarato: “bene la diminuzione delle liste d’attesa, frutto dell’impegno dell’Azienda e del personale. Un traguardo importante ma anche un punto di partenza verso il completamento del programma di abbattimento voluto dalla Regione Toscana. Anche noi come Unione dei Comuni – ha sottolineato il Sindaco – abbiamo destinato 148mila Euro alla SdS Mugello per l’abbattimento delle liste d’attesa rispetto ai servizi gestiti in forma associata su delega dei Comuni, un segno tangibile dell’impegno di tutti. La notizia di quanti interventi e sedute vengono effettuati a Borgo San Lorenzo dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, della funzione fondamentale del nostro presidio ospedaliero e della volontà di farlo crescere”.

“Questi risultati – commenta Stefano Michelagnoli, direttore del Dipartimento di Chirurgia dell’Azienda – sono stati ottenuti per l’ottima sinergia sviluppata tra il personale chirurgico coordinato dal direttore Andrea Buccarelli, quello anestesiologico di cui è responsabile Giuliano Michelagnoli e infermieristico coordinato da Paola Boni che hanno saputo sfruttare con spirito di servizio ogni possibile spazio operatorio mettendosi a disposizione dei pazienti. Il vero valore della nostra Azienda è rappresentato dalle competenze e dall’abnegazione del nostro personale, certamente tra i più preparati”.

Per questo mese di febbraio l’obiettivo all’ospedale del Mugello è di portare a 13 le sedute aggiuntive. Le risorse fisiche dell’ospedale presentano margini per incrementare l’attività: i 39 letti di degenze (13 in Week Surgery e 26 a ciclo continuo in condivisione con l’urgenza) sono sufficienti per “assorbire” un incremento di attività e le due sale operatorie a disposizione sono in condivisione con ortopedia e traumatologia, ginecologia e l’urgenza. A gennaio all’ospedale del Mugello erano 135 i casi in lista di colecistectomie. Se la lista si esaurirà velocemente, sarà valutata la possibilità di eseguire casistica proveniente anche da altri ospedali dell’Azienda. L’altro ospedale dell’area fiorentina che in questi mesi ha visto calare la propria lista di colecistectomie è il San Giovanni di Dio dove dai 195 casi in attesa di novembre si è passati a gennaio a 171, un risultato promettente che nei prossimi mesi dovrà allinearsi ancora di più con quanto previsto sui tempi di attesa dal piano regionale.

Complessivamente negli ospedali dell’area fiorentina (Mugello, Santa Maria Nuova, Santa Maria Annunziata, San Giovanni di Dio e Serristori) l’obiettivo è di portare entro aprile a 97 gli interventi aggiuntivi al mese rispetto alla media produttiva attuale, corrispondenti a circa 39 sedute mattutine al mese aggiuntive, per un incremento totale di circa 580 interventi di colecistectomia.

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