“Non so che viso avesse, neppure come si chiamava, con che voce parlasse, con quale voce poi cantava, quanti anni avesse visto allora, di che colore i suoi capelli”.
Stamattina ho provato una grande emozione nell’assistere ai lavori di ricerca dei resti di un soldato tedesco morto nella zona di Poggio all’Altello. I pochi resti trovati non ne hanno consentito l’identificazione, purtroppo.
Lo scavo è stato effettuato da soldati dell’esercito tedesco insieme al personale del cimitero germanico e ai nostri Carabinieri.
Abbiamo dissepolto i resti di quello che tanti anni fa era un nemico al servizio di una terribile dittatura. Ma ho provato lo stesso pietà per un uomo che la sua famiglia avrà pianto senza avere una tomba su cui ricordarlo.
E ho pensato a come la guerra presenti il conto anche dopo così tanti anni. E mai come in questo periodo storico vicende come queste ci richiamano a contrastare la guerra e a praticare la pace. E mai come davanti a quei poveri resti questo mi e’ apparso così chiaro.
Così ha scritto il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Marco Bottino, presente al recupero dei resti.
