Ordine del giorno del Consiglio comunale di Borgo su vaccini e brevetti

Siamo ancora in piena pandemia. Siamo tutti stanchi, milioni di vite sono state spezzate, il tessuto sociale si è sfibrato, la povertà aumenta, ma come era lecito aspettarsi, purtroppo, il virus continua a diffondersi e le misure precauzionali alle quali da ormai oltre un anno siamo abituati devono continuare a rimanere in vigore e ad essere rispettate.

La strada per uscire da questa situazione, ormai l’abbiamo capito, è solamente una. Non breve, non facile, ma è unica: il vaccino. Per questo motivo ogni Paese deve adoperarsi al fine di riuscire a vaccinare la stragrande maggioranza della popolazione nel minor tempo possibile. Ed è quello che, tra mille difficoltà, i governi di tutto il mondo stanno cercando di fare.

Ma in questo anno abbiamo anche imparato che il virus non conosce confini. Basti pensare a come si è diffuso inizialmente, e, più di recente, alle nuove varianti del virus che via via si diffondono.

È per tale motivo che una strategia mirata a guardare solamente al proprio orticello è sbagliata, in termini morali ma anche in termini sanitari. È un bene che i Paesi vadano più spediti possibile nelle vaccinazioni dei propri cittadini, ma non va dimenticato che al momento a godere della maggior parte delle dosi sono i Paesi ricchi, dato che l’equa distribuzione dei vaccini Covid-19 è oggi condizionata dai prezzi praticati e soprattutto dalla modesta capacità produttiva delle imprese coinvolte dalle multinazionali farmaceutiche

Per i motivi sopra elencati il Consiglio comunale di Borgo San Lorenzo nella sua ultima seduta, ha approvato, all’unanimità dei presenti, un ordine del giorno proposto dal Partito Democratico, a prima firma Luca Del Tempora, in cui si impegna il Sindaco ad utilizzare tutti i canali di comunicazione a disposizione dell’Amministrazione per far conoscere il tema e sostenere l’iniziativa dei cittadini europei “Right to cure”. Tale iniziativa, tra le altre cose, chiede di “garantire che i diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non ostacolino l’accessibilità o la disponibilità di qualsiasi futuro vaccino o trattamento contro la Covid-19”. L’ordine del giorno invita anche direttamente il Governo, ad impegnarsi e sollecitare in seno alle competenti sedi decisionali europee e internazionali, affinché le restrizioni derivanti dai diritti di proprietà intellettuale, compresi i brevetti, non rappresentino un ostacolo all’accessibilità e alla distribuzione diffusa di qualsiasi futuro vaccino e adoperarsi perché le multinazionali farmaceutiche mettano in comune e a disposizione della collettività le loro conoscenze e competenze per uscire dalla pandemia.

Gruppo Pd

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