Ora Barberino! parla di emergenza democratica

A BARBERINO E’ EMERGENZA DEMOCRATICA

Un grido d’allarme, è questo che ci sentiamo di lanciare per denunciare l’insostenibile situazione nella quale versa la politica barberinese ed in particolare il Consiglio Comunale. La goccia che ha fatto traboccare il proverbiale vaso è la bocciatura, ieri sera, della semplice proposta di buon senso di organizzare una seduta aperta del Consiglio Comunale per mettere al centro del sentito dibattito relativo al sisma di dicembre l’organo democratico per eccellenza dell’Amministrazione. Si può affermare senza timore di smentita che il Consiglio Comunale versa in uno stato vegetativo da lungo tempo: non è stato eletto un Presidente come succede regolarmente in tutti i comuni limitrofi di dimensioni simili, e il Sindaco, che in spregio ad ogni pretesa di indipendenza ne fa le veci, non convoca da mesi la conferenza dei capigruppo nonostante le nostre sollecitazioni.

La questione non è però solo di forma, considerato che gli atti che vengono presi in esame non vengono praticamente mai discussi; basti pensare che in occasione dell’approvazione del documento più importante per un ente, il bilancio di previsione 2020-2022, né il gruppo di destra, ne quello di maggioranza a guida PD hanno preso la parola in aula. D’altronde anche l’iniziativa autonoma dei consiglieri di Mongatti è ferma al palo: nessun documento proposto all’ordine del giorno dalle elezioni di maggio ad oggi (3 quelli d’iniziativa del gruppo “Barberino che vorrei”, 15 quelli a firma del nostro gruppo). Circostanze che decisamente non fanno onore a chi ha ricevuto quasi il 60% dei voti dei barberinesi.
Nessun credito può esser dato poi alle giustificazioni secondo le quali la vitalità del Consiglio sarebbe dimostrata dagli atti di grande spessore che lo hanno interessato recentemente come la “variante Cafaggiolo”; come detto anche nell’immediatezza della discussione non si può scambiare una ratifica chiesta a tre giorni dalla presentazione dei documenti, del tutto priva dei tempi necessari ad un reale dibattito, per “protagonismo del Consiglio”.

Per chiudere vogliamo sottolineare come, se possibile, questa situazione sia resa ancor più grave dall’evento sismico che ha colpito il nostro territorio: in un momento di generale difficoltà anziché intensificare la discussione democratica si fa continuo appello all’emergenza per comprimerla ulteriormente, come visto anche nella seduta di ieri.

Avendo esaurito le armi istituzionali per denunciare questa situazione, ci appelliamo quindi ai cittadini ed alla società civile barberinese, affinché si mobiliti e partecipi, per riportare ad un livello degno il dibattito, ed annunciamo sin da ora la presentazione una pioggia di documenti per le prossime sedute. Chi la dura la vince.

ENRICO CARPINI, PAOLA NARDI, STEFANO BERNI

I commenti sono chiusi.