Riceviamo e pubblihiamo una nota di Officina Vicchio 19
Ci viene in mente un film cult, un b-movie anni 80 che come tanti ha formato generazioni di italiani: ricchi, ricchissimi, praticamente in mutande.
Ecco, questa è la situazione che, in sostanza, la nuova amministrazione ha trovato.
Il Re è nudo, a noi tocca rivestirlo.
Metafore a parte, con ieri, con la richiesta della procedura al riequilibrio pluriennale, con la presa di coscienza di un importante cambio di rotta, si apre finalmente una fase politica nuova.
Politica è una parola che significa molte cose. La politica è un indirizzo di sviluppo economico, è un piano operativo comunale, è una scelta quotidiana che sia comprare un prodotto di una marca o frequentare una catena più o meno compromessa.
Avere un bilancio sano, sostenibile, anche questa è politica.
Noi crediamo che la sinistra debba essere proprio questo: lavorare per avere un bilancio ordinato, senza spettacolarizzazioni incredibili, senza progetti atti soltanto a strappare un applauso ma con strade di progetto, sociale e continuità.
Dopo diversi anni possiamo dire che un’amministrazione ha deciso di fare le cose di sinistra, vale a dire rimettere a posto le casse pubbliche, di tutti, per avere risorse sicure, certe, durevoli, da destinare a soggetti fragili, categorie meno abbienti, giovani e benessere dei cittadini, sempre cercando di seguire il principio “da ciascuno secondo le proprie disponibilità a ciascuno secondo i propri bisogni”.
La politica a fianco dei cittadini comunque si era già mostrata attraverso il riavvicinamento del centro alle frazioni e l’approvazione del regolamento sui beni comuni, segno dell’ottimo lavoro degli assessorati e della direzione di andare incontro alla tutela del bene pubblico e dell’ascolto di tutti i cittadini.
Siamo felici, infine, del progetto che ha preso le mosse con il consiglio di ieri sera, segno di una strada tracciata e giusta.
