Anche quest’anno i Comuni di Pontassieve, Pelago e Rufina si uniscono per promuovere un ampio calendario di eventi nell’ambito della campagna “Novembre contro ogni violenza sulle donne”, con l’obiettivo di sensibilizzare, educare e costruire una comunità più consapevole e solidale.
Un mese intero dedicato a incontri, mostre, dibattiti, flash mob, concerti e spettacoli, organizzati in collaborazione con oltre 30 associazioni, enti e istituzioni locali. Un programma che vuole non solo ricordare le vittime, ma anche contrastare culturalmente e concretamente un fenomeno che non può più essere considerato una semplice emergenza.
Un impegno comune contro la violenza di genere
Cinzia Panichi, vicesindaca di Rufina, insieme a Giulia Selvi e Teresa Ridolfi, consigliere comunali di Pontassieve e Pelago, hanno espresso un messaggio forte e chiaro: la violenza contro le donne è un fenomeno radicato nella nostra società e va affrontato ogni giorno, non solo il 25 novembre.
La comunità locale è ancora profondamente scossa dal femminicidio di Eleonora Guidi, un tragico evento che rende ancora più urgente il bisogno di risposte concrete e di un cambiamento culturale profondo.
Prevenzione, educazione, partecipazione
I promotori dell’iniziativa insistono sull’importanza della prevenzione e sull’investimento in percorsi educativi rivolti soprattutto alle nuove generazioni, per sradicare stereotipi e modelli di possesso che alimentano la violenza. Le scuole, in questo senso, giocano un ruolo fondamentale, così come le associazioni del territorio che ogni anno contribuiscono in modo essenziale alla realizzazione delle attività.
Partecipare agli eventi è un gesto di solidarietà, ma anche un atto politico e culturale: “La presenza della cittadinanza è fondamentale per costruire insieme una società libera dalla violenza di genere”.
Gli eventi principali del calendario
Ecco alcuni dei momenti più significativi in programma:
- Mercoledì 5 novembre, Pontassieve: tavola rotonda sul tema “Politiche per il lavoro e i diritti delle donne”, inaugurazione della mostra “Conferenza mondiale delle donne Pechino 1995” e installazione della panchina rossa, simbolo della lotta al femminicidio.
- Sabato 8 novembre, biblioteca comunale di Pontassieve: mostra di Emanuela Simoncini “… come fossi una bambola”, aperta fino al 29 novembre in collaborazione con ANPI.
- Sabato 15 novembre, Rufina: cerimonia “In ricordo di Eleonora” nei Giardini Guidi, per il suo trentacinquesimo compleanno mai vissuto.
- Sabato 22 novembre, marcia “Oltre-passo la violenza”, da San Francesco (Pelago) a Pontassieve, per unire simbolicamente i territori in un cammino condiviso contro ogni forma di abuso.
- Martedì 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: mostra di disegni degli studenti della scuola media di Rufina, flash-mob “Posto occupato”, evento “Buon compleanno Vanessa” con la scuola Maltoni e cena di solidarietà per sostenere la struttura di accoglienza Casa Ambra.
- Domenica 30 novembre, doppio appuntamento conclusivo:
- al Circolo ARCI di Montebonello: tavola rotonda con performance di ginnastica artistica sul tema della violenza;
- all’Auditorium della Scuola Maltoni: lo sportello Vanessa presenta lo spettacolo teatrale “Non chiamatelo Amore”.
Cultura, musica e memoria collettiva
Molti appuntamenti scelgono il linguaggio dell’arte e dello spettacolo per stimolare la riflessione, come le proiezioni della rassegna “Aspettando Cinelandia” presso il Teatro Cinema Italia (con film come “L’ultimo turno”, “Crossing Istanbul” e “La tenerezza”) o il concerto “Una canzone per Ele” del gruppo I Divina, in memoria di Eleonora.
Da segnalare anche le conferenze come “Donne scomode” promossa dall’Associazione Archeosofica, le letture e le performance nella Biblioteca comunale di Pontassieve, e il ciclo di incontri “Il lungo e difficile cammino per i diritti delle donne” a cura della Sezione Soci Coop Valdieve, con la partecipazione della dott.ssa Palmira Panidigrano.
Un invito alla partecipazione attiva
Il programma di “Novembre contro ogni violenza sulle donne” dimostra come la cultura del rispetto si costruisca ogni giorno, a partire dal territorio, dai luoghi in cui viviamo, lavoriamo e cresciamo. Ogni iniziativa è un’occasione per prendere posizione, informarsi, sostenere chi lavora sul campo e rafforzare una rete di solidarietà concreta e attiva.
L’invito è rivolto a tutta la cittadinanza: partecipare significa dire con forza che il silenzio non è più accettabile. La violenza si combatte con la presenza, con l’impegno e con la voce di una comunità che non vuole più restare a guardare.

