Multiutility : il sindaco di Borgo favorevole a iniziare il percorso

MULTIUTILITY TOSCANA SERVIZI: OMOBONI FAVOREVOLE AD INIZIARE IL PERCORSO

“E’ l’ora di creare una società toscana che operi in modo efficiente nel settore idrico, energetico e ambientale”

Nell’assemblea Consiag del 12 marzo la maggior parte dei Comuni soci hanno espresso parere favorevole alla nascita di una multiutility dei servizi essenziali per la Toscana. Partire insieme e partire subito, questa l’intenzione espressa.

Dei 19 rappresentanti presenti, solo il Comune di Agliana si è astenuto dall’approvazione della delibera. I comuni di Montevarchi, Carmignano, Sambuca Pistoiese e Vaglia non hanno invece partecipato all’Assemblea.

Tra i quattro sindaci, provenienti da tre province diverse, che si sono espressi per sottolineare la condivisione di vedute tra varie municipalità c’è anche il Sindaco di Borgo San Lorenzo Paolo Omoboni.

“Il comune di Borgo San Lorenzo – dichiara il primo cittadino – ha sempre avuto un atteggiamento propositivo verso l’aggregazione dei servizi pubblici. Nell’Alto Mugello si assiste già alla presenza di una multiutility che funziona. L’esperienza di Palazzuolo, Marradi e Firenzuola forniti dal Gruppo Hera, ci insegna che è giunta l’ora di creare una società toscana che opera in modo efficiente nel settore idrico, energetico e ambientale. Il nostro obiettivo è di creare un’azienda a controllo pubblico attiva e competitiva, che porti ad una calmierazione delle tariffe, ad un incremento nella qualità delle prestazioni e delle infrastrutture e ad aumentare la capacità d’investimento pubblico. Il documento che abbiamo approvato durante l’ultima Assemblea dei soci di Consiag va proprio in questa direzione. Al di là delle ideologie, dobbiamo garantire un buon livello di servizio e tutelare i cittadini da aumenti delle tariffe. Caso emblematico è quello dei rifiuti: siamo passati al porta a porta ma in questi anni il costo non è diminuito. Una riflessione deve essere fatta. Per quanto riguarda il Mugello, il ragionamento si sposta, inoltre, su una maggiore capacità di incidere nelle scelte delle aziende partecipate rispetto alla situazione attuale, dove abbiamo una percentuale di presenza nelle società molto bassa, spesso numeri da zero virgola qualcosa. In Toscana, la frammentazione nella gestione dei servizi pubblici locali ha prodotto non poche criticità, quella della multiutility può rappresentare una valida risposta per superare questi problemi”.

 

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