Medici morti per covid , nessun risarcimento assicurativo.
Stanno facendo discutere alcune sentenze di tribunale contrarie alla richiesta di risarcimento verso assicurazioni private da parte di familiari di medici di medicina generale morti per aver contratto il virus del Covid nello svolgimento del loro lavoro.
Ultima in ordine di tempo una sentenza del tribunale fiorentino al quale era ricorsa una compagnia assicurativa a cui la moglie e la figlia del medico deceduto avevano chiesto un risarcimento di 650 mila euro in base ad una polizza contro gli infortuni sottoscritta dal medico stesso per lo svolgimento della sua attività.
La motivazione è sempre la stessa: “le polizze private sugli infortuni non coprono questo genere di eventi che non possono essere classificati come infortuni, mancando l’elemento traumatico e violento tipico dell’infortunio”.
Quindi la definizione di infortunio non può applicarsi, secondo il tribunale, ad un evento come l’infezione causata dal virus che ha avuto esito mortale “in quanto manca la traumaticità esterna”. Il medico in questione era stato ricoverato nel marzo 2020 ed era deceduto dopo l’aggravamento delle sue condizioni il 2 aprile.
Si tratta di una interpretazione molto ristretta di alcune norme contenute nelle polizze che lasciano molte perplessità.
Saranno i successivi gradi di giudizio a stabilire il diritto o meno al risarcimento intanto si possono registrare alcune pronunce della Cassazione su casi di medici ospedalieri coperti dall’assicurazione sociale Inail in cui i giudici hanno compreso il Covid tra le malattie professionali in precedenza non previsto. Il risarcimento richiesto dai familiari all’assicurazione privata è però di natura e consistenza ben diversa e il percorso giudiziario non sarà facile.
