Meccanica in crescita in Mugello. Indispensabile la formazione

MECCANICA, NEL MUGELLO IN CRESCITA ANCHE NEL PERIODO DI CRISI 

CNA: comparto strategico per il territorio, ma per mantenere alta la competitività occorrono linee formative regionali ad hoc 

239 imprese attive (per il 69% artigiane), in crescita negli ultimi 10 anni, in pieno periodo di crisi, del 4,3% e del 3,4% nell’ultimo anno.

Sono i numeri centrati nel 2019 dalla meccanica del Mugello: un settore importante e trainante del nostro territorio, caratterizzato, come l’intera area regionale, da micro (fino a 10 dipendenti sotto 2 milioni di fatturato) e piccole imprese (max 50 dipendenti e fatturato inferiore a 10 milioni).

Un comparto in controtendenza rispetto a molti altri, basi pensare che, globalmente, nello stesso decennio, il totale delle imprese mugellane si è contratto del 3,5%, continuando a perdere anche nell’ultimo anno (-0,3%).

I dati sono stati presentati quest’oggi a Scarperia e San Piero da CNA nel corso dell’incontro “Formazione professionale in Toscana – Programmazione regionale e prospettive per il mondo del lavoro in Mugello” cui hanno partecipato. Federico Ignesti, Stefano Passiatore, Stefano Casini Benvenuti. Maria Chiara Montomoli, Adriano Gabellini, Mauro Toccafondi, Rudy Moscato e Cristina Grieco.

Un’occasione in cui CNA ha ribadito come, a prescindere dalla dimensione aziendale, il comparto abbia bisogno di personale preparato e tecnologie all’avanguardia, così da mantenere la competitività di mercato.

La produzione tipo del Mugello, caratterizzata da piccole commesse che impongono per loro natura un’elevata specializzazione e flessibilità, richiede infatti continui investimenti tanto in macchinari di ultima generazione, quanto nella formazione del personale interno che ne è adibito all’uso. Facile dedurre come le risorse non solo materiali, ma anche in termini di tempo, da destinare ad altra attività risultino, nella maggior parte dei casi, pari a zero: ed è qui che il ruolo della scuola diventa fondamentale, in particolare per le superiori ad indirizzo tecnico-professionale che, erroneamente, tendono ad essere percepite come una scelta di serie b.

“Le aziende del comparto – ha sottolineato CNA rappresentata da Adriano Gabellini – hanno bisogno di scuole sul territorio che possano rappresentare una risorsa da cui attingere e con le quali sviluppare progetti in grado di produrre ricadute positive sul tessuto produttivo dell’area. In tal senso apprezziamo il lavoro avviato da poco dall’Unione dei comuni del Mugello volto a far dialogare tutti gli attori che possono dare il proprio contributo in questo senso”.

In vista della nuova programmazione regionale sulla formazione, per CNA è necessario tener conto delle peculiarità dei differenti territori, con un occhio di riguardo, nel Mugello, per la meccanica e il suo indotto. Oltre che individuare linee di finanziamento ben precise e progetti efficaci, CNA invita a valutare con particolare attenzione anche l’analisi dei risultati attesi.

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