Marradi, taglio del bosco senza autorizzazione paesaggistica

Marradi, taglio del bosco senza autorizzazione paesaggistica
Carabinieri denunciano proprietario del terreno

Mostrina Carabinieri Forestali
I militari della Stazione CC Forestale di Palazzuolo sul Senio hanno eseguito una serie di accertamenti in località Valpitello in Comune di Marradi, per verificare l’esecuzione di un taglio raso matricinato.
Si tratta di un taglio che prevede il rilascio di un certo numero di piante nate da seme (matricine) o da polloni meglio sviluppati (parti legnose che nascono dalla base dell’albero a seguito del taglio della pianta), per assicurarsi una adeguata riserva di seme.
In particolare riscontravano, in un’area della superficie oggetto di taglio, di dimensione di circa 12.600 metri quadrati, la difformità del taglio dall’atto autorizzativo emesso dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello, considerando che l’esiguo numero di matricine rilasciate in bosco non era uniformemente distribuito sulla superficie oggetto di taglio, con presenza di aree che risultavano completamente scoperte.
Il soprassuolo era costituito da un bosco ceduo invecchiato (che ha cioè superato il normale turno di taglio) misto. Gran parte della legna oggetto di taglio era ancora sul letto di caduta con tronchi interi non ancora depezzati, cosa che permetteva di individuare alcune piante di specie quercine, che sicuramente avrebbero dovuto rimanere a dote del bosco sia per dimensioni che per conformazione, anche considerando l’assenza sui fusti di danni che potessero giustificarne il taglio.
Molte delle piante lasciate come matricine a dotazione del bosco, non erano idonee né per dimensione né per conformazione/portamento né per specie, mentre sono state oggetto di taglio le matricine di migliore sviluppo e conformazione, anche lasciate ai tagli precedenti.
La difformità ha riguardato circa il 37% delle piante che dovevano essere lasciate a dote del bosco. Inoltre è stata tagliata anche la pianta destinata ad “invecchiamento indefinito” cioè quella più “anziana” che deve essere risparmiata per il suo valore ecologico.
Trattandosi di un taglio boschivo che non poteva essere classificato come taglio colturale, cioè rientrante nella ordinaria gestione del bosco, necessitava inoltre dell’autorizzazione paesaggistica prevista dal Codice del Paesaggio.
I militari hanno dunque denunciato all’AG il proprietario del terreno, intestatario del Piano di taglio e titolare di impresa individuale per aver eseguito e/o fatto eseguire un taglio boschivo in difformità rispetto all’atto autorizzatorio e in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Gli è stata contestata anche la sanzione amministrativa connessa al reato per un importo di 3897 euro, prevista dalla Legge forestale toscana, per taglio di bosco ceduo invecchiato in difformità sostanziale dalle disposizioni contenute nel Regolamento Forestale e nell’Atto Dirigenziale dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello.
Fonte Uff Stampa

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