Una risposta attesa da tempo en a tempo è finalmente realtà per i cittadini di Marradi. Dal 1° giugno 2025 prende servizio la dottoressa Cinzia Tonetti, medico di medicina generale, presso il presidio sanitario di via Dino Campana 1. Un ritorno alla stabilità per un territorio che, negli ultimi mesi, ha vissuto con preoccupazione la carenza di professionisti dedicati alla medicina di base.
La presenza della dottoressa Tonetti, che riceverà i pazienti tre volte alla settimana, rappresenta un tassello importante di un più ampio piano di potenziamento dei servizi sanitari nella zona, promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con la Asl Toscana Centro e la Società della Salute Mugello
Orari di ricevimento della dottoressa Tonetti
I cittadini di Marradi potranno contare su un presidio fisso di medicina generale nei seguenti giorni e orari:
- Martedì: dalle 14:00 alle 18:00
- Mercoledì: alternanza tra mattina e pomeriggio
- Secondo e quarto mercoledì del mese: 9:00 – 14:00
- Primo e terzo mercoledì del mese: 14:00 – 18:00
- Venerdì: dalle 9:00 alle 14:00
Un calendario pensato per offrire flessibilità e copertura efficace, adattandosi alle esigenze della popolazione e integrandosi con il resto del sistema sanitario territoriale.
Il progetto Mugello Est: una risposta integrata e innovativa
L’arrivo della dottoressa Tonetti si inserisce nel più ampio progetto “Mugello Est”, nato con l’obiettivo di garantire la presenza costante dei medici di base anche nelle zone più periferiche e montane del territorio. Il progetto, attivato già dall’aprile scorso, ha visto la turnazione di diversi medici nei comuni di Marradi e Palazzuolo sul Senio, permettendo di assicurare un servizio continuativo cinque giorni su cinque.
Tutto ciò è stato possibile grazie all’accorpamento dei comuni appartenenti all’AFT (Aggregazione Funzionale Territoriale) Mugello Est:
Borgo San Lorenzo, Vicchio, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Dicomano, Londa e San Godenzo.
L’obiettivo? Superare i vincoli geografici e creare una rete di assistenza diffusa, capace di rispondere in modo tempestivo e capillare ai bisogni dei cittadini, soprattutto nelle aree dove il calo demografico e l’invecchiamento della popolazione rendono più fragili i servizi essenziali.
Bezzini: “Il gioco di squadra ha funzionato”
Soddisfazione espressa anche da parte dell’assessore regionale al diritto alla salute, Simone Bezzini, che ha commentato con entusiasmo il risultato raggiunto:
“È un risultato importante, un passo avanti che conferma la validità del lavoro di squadra portato avanti insieme alla Asl e ai Comuni. Nel Mugello abbiamo messo in campo soluzioni innovative, originali, che confidiamo possano continuare a dare risposte concrete alle comunità.”
Bezzini ha poi ribadito l’attenzione della Regione Toscana verso le aree interne, quelle che lui stesso definisce “la Toscana diffusa”, impegnandosi a non lasciare indietro nessuno, soprattutto sul piano della tutela della salute.
Sanità di prossimità: il futuro passa dai territori
Il caso di Marradi è emblematico di una più ampia riflessione che riguarda la sanità nelle zone montane e rurali. La carenza di medici di base è un problema reale e diffuso, ma esperienze come quella del progetto Mugello Est dimostrano che strategie territoriali flessibili e collaborative possono davvero fare la differenza.
Riportare un medico fisso a Marradi non è solo una questione tecnica o organizzativa: è un segno di attenzione politica, sociale e umana nei confronti di una comunità che, per quanto piccola, ha diritto a ricevere servizi sanitari di qualità vicino a casa.
La dottoressa Tonetti rappresenta quindi una presenza fondamentale, non solo per le cure quotidiane, ma anche per ricostruire il legame di fiducia tra cittadino e sistema sanitario pubblico.
In conclusione, l’arrivo della dottoressa Cinzia Tonetti a Marradi è molto più che una semplice nomina. È un simbolo concreto di una sanità che torna ad abitare i territori, di un sistema che, pur tra mille difficoltà, prova a riorganizzarsi dal basso per garantire dignità, equità e continuità assistenziale.
E in un momento storico in cui l’accesso alla salute rischia di diventare una questione di geografia, il presidio di via Campana diventa un presidio di giustizia sociale.

