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Marradi e Alto Mugello: cittadini di serie B? La questione medici di famiglia accende la protesta

di Leonardo Romagnoli

I cittadini di Marradi e dell’Alto Mugello devono fare i conti con una domanda sempre più pressante: hanno davvero gli stessi diritti degli altri? La risposta, guardando alla questione dei medici di famiglia, sembra essere un doloroso “no”. Questo si chiede Anoma Marradi

Da anni si conosceva il problema e da anni si chiedevano soluzioni che garantissero parità di accesso alle cure per i residenti di queste aree. Eppure, nulla di concreto è stato fatto. Per qualcuno, evidentemente, comprendere le specificità di questi territori e trovare risposte adeguate non è mai stata una priorità.

Qualche giorno fa, in una gremita assemblea pubblica, il direttore della Società della Salute (SdS) ha presentato la “soluzione” alla carenza di medici di medicina generale. Tuttavia, il piano esposto ha lasciato perplessi molti, anche i meno esperti, per via delle incongruenze e contraddizioni evidenti. L’unico punto fermo sembrava essere l’aumento del massimale per alcuni medici, una scelta che, come prevedibile, ha generato ulteriori critiche.

A pesare come un macigno durante l’incontro, però, è stata l’assenza di due protagonisti chiave: la Regione Toscana e l’Asl. Un’assenza che ha confermato, agli occhi dei cittadini, la scarsa attenzione verso i problemi di questi territori e la debolezza della politica locale.

In questo contesto si inserisce la lettera aperta dei Medici di Medicina Generale del Mugello, un documento condiviso e apprezzato per la sua lucidità e concretezza. Scritta da chi vive quotidianamente le difficoltà del territorio, la lettera ha messo in luce la gravità della situazione e la necessità di interventi urgenti.

Le soluzioni, però, esistono già. Tra queste, la proposta avanzata da Anima Marradi, che suggerisce l’introduzione di incentivi per i medici disposti a operare nelle zone periferiche. Esperienze simili, già applicate con successo in Grossetano e Aretino, potrebbero essere replicate anche qui. Ma, finora, queste idee sono rimaste inascoltate. Una sordità politica che appare incomprensibile e priva di visione strategica.

I cittadini di Marradi e dell’Alto Mugello non sono cittadini di serie B. Anche loro devono poter accedere ai servizi sanitari con gli stessi diritti di chi vive in altre aree della Regione. Eppure, oggi questo diritto non è garantito.

Anima Marradi, insieme al capogruppo Rudi Frassineti, ha richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale straordinario, con la partecipazione di Asl e Regione, per affrontare il problema con chi ha il potere decisionale. L’obiettivo è chiaro: ottenere soluzioni strutturate che rispondano alle esigenze di questi territori spesso dimenticati.

Il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32 della Costituzione, non può essere ignorato. Per questo, i cittadini di Marradi e dell’Alto Mugello sono pronti a intraprendere ogni azione necessaria per rivendicare ciò che spetta loro di diritto.

 

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